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Il ritorno de I Soprano

Il destino beffardo proprio perche’ tale colpisce quando meno te l’aspetti, ed e’ il boss Tony Soprano questa volta a farne le spese per mano di uno dei “suoi” :l’anziano Corrado “Junior” Soprano, che in piena demenza senile gli spara scambiandolo per il defunto Pussy Bompensiero. Non un regolamento di conti quindi, ma un puro caso fortuito, porta il capo della famiglia mafiosa piu’ conosciuta d’America, a lottare tra la vita e la morte. E’ iniziata cosi la sesta e ultima stagione de I Soprano, in onda da venerdi scorso alle 23.50 su Italia 1, in doppio appuntamento, un telefilm che nei palinsesti televisivi italiani non ha mai avuto una vita facile, con Canale 5 che ha iniziato a trasmetterlo nel 2001, due anni dopo l’esordio sulla Hbo, per poi trasferirlo sul digitale terrestre dove pochi eletti hanno potuto seguire la stagione ora traslocata su Italia 1.

Credo che David Chase, creatore e produttore de I Soprano, non immaginasse certo un tale riscontro di pubblico, nei sei anni di vita della sua creatura, che possiamo annoverare tra le serie piu’ premiate nella storia televisiva americana : 5 Golden Globes, 17 Emmy ( Oscar tv Usa), di cui 3 a testa ai protagonisti,Tony Soprano (James Gandolfini) e sua moglie Carmela (Edie Falco).

La sesta stagione e’ quella dalla gestazione piu lunga, rispetto alle precedenti da 13 puntate, i 21 episodi che la compongono andarono in onda divisi due blocchi : dopo aver visto i primi 13 trasmessi negli Stati Uniti nel 2006, il pubblico americano dovette attendere fino al marzo dell’anno successivo per potere seguire i rimanenti otto, al punto che in molti pensarono a una settima stagione.


Divergenze contrattuali infatti, ritardarono la realizzazione delle ultime puntate, culminate poi a giugno con l’epilogo “Made in America”, tanto atteso quanto deludente, a detta di molti, alla cui scena finale si ispiro’ l’attuale candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton, per realizzare un video parodia insieme al marito, che di fatto sancisse la sua discesa i campo verso la presidenza degli Stati Uniti.Lo stesso Bill Clinton, accanito fan de I Soprano, pare abbia chiesto a David Chase una visione privata dell’ultimo episodio, perche’ impossibilitato a seguirlo nel giorno della messa in onda.

Per i neofiti ricordo che I Soprano, racconta la storia di una famiglia mafiosa originaria di Ariano Irpino nell’avellinese, trapiantata nel New Jersey,protagonista indiscusso e’ il boss Tony Soprano, che l’autore ci fa conoscere nelle mille sfaccettature caratteriali , un elemento importante della serie, cosi famosa in patria proprio perche’ non si limita a raccontare le vicende di irriducibili mafiosi, ma porta lo spettatore a conoscerne le intime debolezze e nevrosi, lo stesso Tony si reca spesso da una psicologa, la dottoressa Jennnifer Melfi (Lorraine Bracco) ,la sua e’ stata un’infanzia difficile, con il padre (e un episodio delle prime stagioni lo racconta), che faceva della propria virilita’ una bandiera e una madre, che come dice lo stesso Tony era “un buco senza fondo”, da cui il proprio figlio cerchera’ inutilmente di ottenere l’affetto di cui aveva bisogno.

Tra gli altri protagonisti ricordo i figli dei Soprano Meadow (Jamie- Lynn Sigler) ed Anthony Junior (Robert Iler), gli scagnozzi Silvio Dante (Steven Van Zandt) e Pauly Gualtieri (Tony Sirico), il nipote Chris Moltisanti (Michael Imperioli) e lo zio Corrado “Junior” Soprano (Dominic Chianese).

4 commenti su “Il ritorno de I Soprano”

  1. Un grazie al telefilm “I Soprano” per aver contribuito a rafforzare negli iùesseà lo stereotipo dell’italiano tutto macaroni,pizza,o sole mio,mandolino,familia&lupara!!!

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