Si attendevano le reazioni politiche alla prima puntata di Annozero e alla fine sono arrivate: il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola in una nota dichiara:
E’ ora di finirla, è l’ennesima puntata di una campagna mediatica basata sui pruriti, sulla spazzatura, sulla vergogna, sull’infamia e sulle porcherie. La televisione non può sostituire i tribunali.
Il ministro ha annunciato di voler convocare i vertici della Rai:
per verificare se trasmissioni come Annozero rispettino l’impegno, assunto dalla Rai nel contratto di servizio, a garantire un’informazione completa e imparziale.
Le repliche
Sergio Zavoli, presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Rai:
Se Scajola confermerà l’intenzione di voler convocare i vertici della Rai, quando invece già ci sono gli organismi ai quali può non solo legittimamente, ma direttamente porre il problema, per ciò stesso finirebbe per generare un precedente che di certo non gioverebbe affatto al clima certamente concitato e inquinato della politica italiana.
Il segretario Usigrai Carlo Verna:
Se Masi si mettesse a rapporto, farebbe un pesante torto alla commissione di vigilanza e violerebbe il principio di autonomia del servizio pubblico dal governo. Da parte di Scajola un errore grammatical-istituzionale.
Roberto Natale, presidente della FNSI:
Le dichiarazioni del ministro sono in radicale contraddizione con i ripetuti pronunciamenti della Corte Costituzionale, che sottraggono la Rai alla dipendenza del governo di turno, ma questo manifesto disprezzo per i fondamenti stessi dell’autonomia del servizio pubblico fa il paio con l’insulto alla logica del mercato.
Paolo Gentiloni, responsabile Comunicazione del Partito Democratico (fonte Ansa):
L’intervento del ministro è un tentativo senza precedenti e fuori dalla legge di imporre una censura governativa sulla Rai.
Massimo D’Alema, Pd (fonte Agi):
L’intervento di Scajola è del tutto inopportuno e conferma un atteggiamento di intolleranza da parte del governo o almeno di alcune personalità del governo verso la libertà dell’informazione.
Roberto Rao, Udc (fonte Ansa):
Quella del ministro è una riflessione sopra le righe inaccettabile, che esprime un concetto di proprietà del servizio pubblico da parte del governo e della maggioranza che va respinta al mittente.
Il ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, riguardo la puntata di Annozero dice (fonte AGI):
Ci sono trasmissioni come Annozero, intitolate Farabutti, che insultano anche al prezzo di essere anti-italiani … quando si insulta il Presidente del Consiglio, si insultano tutti gli italiani.
Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera (fonte Ansa):
Annozero rimane una trasmissione faziosa, contraddittoria con la natura del servizio pubblico. La prima trasmissione della nuova serie è stata costruita dall’inizio alla fine da Santoro per attaccare e diffamare Berlusconi.
Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al senato (fonte Ansa):
Un “servizio alla libera, completa e corretta informazione non lo vedremo mai dagli eredi di TeleKabul.