Ieri sera è andata in onda l’ultima puntata della terza stagione de L’ispettore Coliandro dal titolo Cous cous alla bolognese. Ecco cosa è successo: viene sequestrato un uomo. Si tratta di un muratore arabo. La figlia è alla sua ricerca e Coliandro (Giampaolo Morelli) si occupa del caso.
I sequestratori si sono resi conto di aver sbagliato bersaglio. La signora Cossu, amica dell’uomo scomparso, accenna ad un’auto sospetta di cui il figlio ha anche il numero di targa. L’ispettore crede che si tratti di un rapimento. Coliandro grazie all’aiuto di Gargiulo (Giuseppe Soleri), scopre che la vettura appartiene al Ministero degli Interni.Gli stessi uomini che hanno sequestrato il padre della ragazza musulmana, il cui nome è Amina, sono venuti a conoscenza delle indagini in corso su di loro e cercano di scoprire chi sia l’ispettore che se ne sta occupando. Coliandro informa Amina che il padre è stato sequestrato dai servizi segreti.
Coliandro viene avvicinato da due ragazze molto belle, che decidono di andare a casa sua. Le due ragazze hanno però cattive intenzioni nei confronti dell’ispettore Coliandro e vogliono torturarlo per avere informazioni su un certo Ben Dridì. Irrompono in casa di Coliandro gli uomini del Ministero degli Interni, che costringono le ragazze a farsi consegnare Coliandro, il quale riesce però a fuggire e si rifugia in casa di Gargiulo.
L’ispettore informandosi con la Dottoressa Longhi (Veronika Logan), viene a conoscenza del fatto che i servizi segreti erano alla ricerca di un terrorista internazionale, Ben Dridì, che è stato scambiato erroneamente per il padre di Amina.
Le due ragazze fanno parte dei servizi israeliani. Coliandro ha la possibilità di incontrare Amina e di chiarire con lei. Un componente dei servizi segreti vuole informare dell’errore commesso di suoi colleghi, ma viene ucciso! Le due ragazze dei servizi israeliani rintracciano e sequestrano Coliandro ed Amina.
Questi ultimi vengono avvistati dall’agente Bertaccini (Caterina Silva) e da Gasperini (Paolo Sassanelli), i quali non si rendono conto del pericolo che stanno correndo. La Dottoressa Longhi vuole risolvere il nocciolo della questione al più presto e si rende conto (dopo attente indagini), che i servizi segreti hanno commesso un errore, sequestrando un altro uomo e non il terrorista che era il loro obiettivo principale.
Gli uomini del servizio segreto, attraverso un amico del cugino di Amian, arrivano a Ben Dridì e gli propongono un accordo: i due hanno intenzione di lasciarlo andare ma a patto che lui sparisca dalla circolazione. In cambio ucciderebbero l’uomo che hanno sequestrato rendendolo irriconoscibile (in questo caso Boudiaf, padre di Amina) in maniera tale da farlo identificare con Ben Dridì. I due sono però alla rierca del poliziotto e delle due ragazze, perchè altrimenti in questo modo l’accordo salterebbe.
Gli uomini dei servizi segreti italiani cercano e trovano l’accordo con le due ragazze per riuscire ad ottenere la restituzione del poliziotto e dell’araba. Coliandro, grazie anche all’aiuto di Amina, che si è liberata. Ma i due non fanno in tempo che ricevono la visita dei servizi segreti italiani in compagnia di una delle donne israeliane.
I servizi segreti si incontrano con il terrorista Ben Dridì per lo scambio. Ne nasce una sparatoria in cui muoiono tutti gli uomini dei servizi segreti. Coliandro e Amina sono nelle mani del terrorista insieme al padre di Amina e riescono a liberarsi di lui ed a contattare la polizia.