Walter Veltroni, ex segretario del Partito Democratico dalle colonne de Il Venerdì di Repubblica torna ad attaccare la Rai rea di scimmiottare Mediaset (fonte Asca):
Guardo soprattutto Sky. Dà una sensazione di libertà, puoi scegliere, non ti senti manipolato. Mediaset è largamente inguardabile, è pura conservazione. Con la Rai mi si stringe il cuore. Per motivi non solo sentimentali ma culturali. La Rai è stata fino a tutti gli anni 80 un grande fattore di crescita culturale e di diffusione di qualità, dai Promessi sposi fino ad Arbore e Benigni. Lo scimmiottamento di Mediaset è la morte della Rai
A prescindere che Veltroni è libero di criticare e guardare qualsiasi rete televisiva, la sua affermazione dovrebbe far riflettere: è vero che la Rai nel corso degli anni si è commercializzata, ma non ci si può dimenticare che Raitre continua a proporre documentari in serie, che molte trasmissioni non esattamente commerciali di Raiuno e Raidue sono presenti nei palinsesti dalla notte dei tempi, da Superquark a Sereno Variabile, che recentemente sono state trasmesse Tutto Dante (dicembre 2007 – marzo 2008) e La bibbia giorno e notte, che sono nati i canali digitali, visibili da tutti al massimo entro il 2012, che adempiono perfettamente all’accrescimento culturale dello spettatore (Rai Storia su tutti).
Ci sono altre domande che mi pongo: perché quando il suo partito è stato al governo, e non si parla degli anni ottanta, lui non ha portato avanti una campagna per la valorizzazione della Rai, condannando il scimiottamento di Mediaset (i reality andavano già in onda, programmi come Affari tuoi, contro cui si è scagliato qualche mese fa, regalavano un mucchio di soldi senza nessun vincolo culturale, già da qualche anno)? Perché quando definisce Mediaset altamente inguardabile non fa i nomi di programmi che non apprezza, visto che in alcuni è stato pure ospite? In quali casi, a parte i programmi di informazione, si è sentito manipolato? Guardare Sky, dunque, per Veltroni è solo un ripiego?