Showbiz Usa: ora sono gli attori che preparano un nuovo sciopero

Tempi duri per lo show business americano, un nuovo sciopero si delinea all’orizzonte dopo quello che ha riguardato gli sceneggiatori della Writers Guild a inizio anno e che di fatto per diverse settimane ha bloccato la realizzazione delle più importanti serie televisive.

Ora a far valere i propri diritti sono gli attori che con il contratto in scadenza lunedì 30 giugno, minacciano di mandare di nuovo all’aria non solo i palinsesti televisivi ma anche le produzioni cinematografiche dei prossimi mesi.

Il motivo del contendere è l’accordo che il sindacato AFTRA (American Federation of Television & Radio Artists), quello degli artisti radio e tv, ha raggiunto con l’AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers) sigla che raggruppa le principali majors e produttori, secondo cui gli attori rinuncierebbero, tra l’altro, ai diritti sull’utilizzo di clip tratte da film per usi diversi dalla promozione della pellicola, clausola duramente contestata dal SAG (Screen Actors Guild), sindacato degli artisti di cinema e tv.

Gli scenari che cominciano a delinearsi sono a tinte fosche e qualora si scegliesse la via dello sciopero le conseguenze sarebbero ben più catastrofiche di quelle d’inizio anno. Cosa potrà accadere nelle prossime ore? Non è da escludere che la SAG decida di protrarre le trattative fino all’8 luglio, data in cui i membri AFTRA voteranno la ratifica del contratto con AMPTP, qualora dovesse andare storto qualcosa è comunque abbastanza improbabile che AFTRA e SAG si alleino per chiedere maggiori garanzie all’AMPTP.

Intanto l’associazione delle majors, pare stia per calare un ennesima proposta da formulare alla SAG per scongiurare la benché minima possibilità di un agitazione, anche in questo caso se nel potente sindacato dovesse prevalere la linea dura e il 75% degli iscritti votasse a favore dello sciopero ci sarebbe ben poco da fare.

Il muro contro muro tra AFTRA e SAG ha fatto si che anche numerosi attori scendessero in campo a favore de l’una o l’altra decisione: scioperare o no, tra questi Tom Hanks che ha chiesto ai membri dell’AFTRA di votare per la ratifica del contratto e quindi evitare lo stop della macchina dello spettacolo statunitense, dall’altra parte Jack Nicholson tra i tanti, ha auspicato che si ritorni al tavolo delle trattative per trovare una soluzione migliore di quella che l’AFTRA vuole attualmente sottoscrivere.

L’augurio di tutti è che si trovi una via di compromesso, ma non è detto che la strada della ragione sia breve, anzi non è da escludere che nelle prossime settimane si possa assistere ad una serie di colpi di scena degni del più autentico dei thriller, a cui le
major televisive e cinematografiche non desiderano assistere impotenti. In queste ore infatti si stanno studiando negli ambienti dello spettacolo americano le eventuali contromisure da adottare, in caso di uno sciopero di lunga durata.