Da domani su Raidue, alle 22.40 comincia la serie televisiva inglese Life on Mars (precedentemente abbiamo parlato della versione americana della serie), creata da Matthew Graham, Tony Jordan e Ashley Pharoah nel 2006 e durata fino al 2007 con un seguito di due stagioni per 16 episodi.
La serie poliziesca vede come protagonista l’Ispettore capo Sam Tyler (John Simm) un poliziotto di Mancherster che durante un inseguimento viene preso sotto da una macchina, e si risveglia nel 1973, in pieno periodo Hippie.
Anche nel 1973 fa parte della polizia e lavora nello stesso distretto del 2006, ma con la differenza di personale. Il capo è l’Ispettore Gene Hunt (Philip Glenister), un a persona irascibile, violenta, corrotto e perverso, anche se a volte tira fuori il suo lato buono.
Attorno a Hunt ci sono Ray Carling (Dean Andrews), Chris Skelton (Marshall Lancaster) e Phylllis Dobbs (Noreen Kershaw), poliziotti anche loro sulla scia del capo.
Sam cercherà più volte di capire il modo per tornare a casa, ma lo fa invano, nel frattempo ad aiutarlo c’è Annie Cartwright (Liz White) una poliziotta del dipartimento, laureata in psicologia, che lo aiuta a capire molte cose, per esempio che uno è vivo solamente se sente, cosa che capirà solamente al ritorno nel futuro.
La serie ha vinto un Bafta Awards, un Banff Television Festival, due Broadcasting Press Guild Awards, un Edgar Allan Poe Awards, due International Emmy Awards, un Television and Radio Industries Club Awards ed è stata nominata a quindici altri premi.
La serie sembra essere carina, peccato che l’abbiano messa la sera alle 22.40, orario poco intelligente per una serie televisiva.