Enrico Mentana, che per il momento ha vinto il primo round nella causa nei confronti di Mediaset, ottenendo di essere reintegrato come curatore e presentatore di Matrix, nonché un risarcimento danni pari a 5 mensilità del suo stipendio (che, grazie a Il giornale sappiamo ammontare a 125.000 euro), a Bari, in occassione della presentazione del suol libro Passionaccia, ha ripercorso la vicenda dalla sera del 9 febbraio alla sentenza del giudice (fonte Reality & Show):
Quella sera mi dimisi da direttore editoriale ma loro mi considerarono dimissionario da tutto il resto, compresa la conduzione di Matrix. In una notte si decise che dovevo ‘scomparire’ e da allora non ho più sentito nessuno. Già in precedenza c’erano state delle avvisaglie: qualcosa stava cambiando. La libertà assoluta di cui avevo goduto fino a quel momento stava venendo meno. Mi era stato chiesto di non fare alcune cose ma io le avevo comunque fatte ugualmente. C’è stata però anche una cesura sul piano umano oltre che professionale: di qui la decisione di andare dal giudice per far affermare la verità.
Il giornalista ancora non ha idea di dove lavorerà in futuro, ma conferma l’impossibilità di tornare a ricoprire il suo ruolo a Matrix:
Ora potrei tornare al mio posto e nel mio ufficio. Come andrà a finire questa storia? Non si può sapere. Di certo non si può tornare a casa se non si è benvoluti…