Questa settimana Cinetivù si occupa di Al Jazeera (L’Isola), la più importante emittente all news del Medio Oriente con sede a Doha nel Qatar, divenuta famosa a seguito di alcuni tra i più drammatici fatti accaduti tra la fine del secolo scorso e gli anni duemila. Nel 1998 i suoi notiziari seguono l’operazione Desert Fox dell’esercito statunitense contro L’Iraq, nel 2000 è la volta della seconda intifada nei territori palestinesi, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 alle Torri Gemelle, Al Qaeda nella persona del leader Osama Bin Laden, usa il canale per diffondere i suoi messaggi di terrore, coinvolgendolo in accuse di partitismo piovute da molti Paesi occidentali e non. E’ Al Jazeera ad annunciare il 28 settembre 2004 la liberazione di Simona Pari e Simona Torretta, le volontarie italiane rapite in Iraq da un gruppo terrorista riconducibile ad Al Qaeda.
L’emittente di proprietà dello sceicco Hamad bin Thamer Al-Thani, muove i primi passi nel 1996, quando l’ Emiro del Qatar, Hamad bin Khalifa predispone un primo finanziamento di 150 milioni di dollari, l’intenzione è creare una tv libera da qualsiasi condizionamento, obiettivo per il momento non ancora raggiunto, sebbene venga ritenuto il canale di news più attendibile ed apprezzato in oriente con la pubblicità che copre al momento circa il 40% degli introiti.
Spesso al centro di polemiche per le prese di posizione pro e contro il mondo arabo oltre alle accuse di sensazionalismo, il segnale satellitare di Al Jazeera raggiunge ormai tutto il mondo: al momento è ricevibile anche in Italia (Sky, 560 ) sia in versione araba che con Al Jazeera International la versione in inglese nata il 15 novembre 2006 (canale 522).
Molti regimi arabi, fra cui quello iraniano e saudita, osteggiano la visione dell’emittente all news. Clamorosa fu la decisione del governo algerino, il 27 gennaio 1999, di togliere la corrente elettrica per impedire la visione al pubblico di un programma sulla guerra civile in Algeria considerato “di parte”. La redazione di Al Jazeera è composta da uomini e donne (scelta coraggiosa per il mondo arabo), quella londinese vede la presenza della giornalista italiana Barbara Serra. Attualmente esistono anche quattro canali sportivi, uno in HD, un altro rivolto ai più piccoli, quello dedicato ai documentari e un canale live, che trasmette gli eventi più importanti senza commenti.