Da settembre su Raidue non andrà più in onda Ricomincio da qui, il talk condotto da Alda D’Eusanio. Al suo posto andrà in onda un programma musicale. La conduttrice a Radio Radio parla della decisione della rete Rai e proprio non ci sta: prima conferma la cancellazione della sua trasmissione e spiega le motivazioni:
Ricomincio da qui è stato soppresso, a settembre non ci sarà più. Lo abbiamo saputo sabato scorso ma lo dico ora per la prima volta. In una tv in cui si gioca abbiamo fatto un programma di servizio con cui abbiamo risolto tanti problemi alle persone. Devono fare di Raidue una Rete per ragazzi. Per questo al posto mio metteranno un programma di musica e canzoncine in onda da Milano che fa il 4%, io faccio il 12-13%. Il direttore Antonio Marano e il vicedirettore Pasquale D’Alessandro stanno cercando di portare tutta la produzione della seconda Rete a Milano. Però il programma di Michele Guardì viene confermato e non è un programma per ragazzi. L’unico che eliminano è il mio.
In seguito la D’Eusanio sostiene di essere stata fatta fuori, perché non è protetta da nessuno:
Non credo che la mia trasmissione dia fastidio. Vengo eliminati come sempre gli anelli deboli, chi non è sponsorizzato e non ha le spalle coperte. Guardì è molto protetto, Italia allo specchio è già a Milano. Io non appartengo a nessuna lobby ma all’azienda. In questo momento di crisi del Paese la Rai prende una professionista, la paga e poi la tiene a casa.
Lo sfogo di Alda D’Eusanio è più che comprensibile, ma non capisco come mai sia uscita con certe dichiarazioni solamente adesso (se da tempo era a conoscenza di simili situazioni poteve denunciare il tutto in tempi non sospetti), comportandosi come i maligni che hanno sostenuto che la sua carriera sia stata agevolata dall’amicizia mai negata con Bettino Craxi.
Alda D’Eusanio, che non amo particolarmente, è comunque una ottima professionista, che probabilmente ha delle alternative a quella di rimanere a casa pagata dai contribuenti: aspettare le nuove nomine e vedere se la situazione cambia oppure provare a chiedere la rescissione del contratto per andare a lavorare altrove.
Mi dispiace per la D’Ausanio,che troverà certo un’altra “collocazione” ma mi sembra sacrosantemente giusto che finalmente la Rai si sia decisa a dedicare un pomeriggio di una rete ai ragazzi che,tornando da scuola,non trovano, sulle due reti principali,altro che trasmissioni che parlano di fatti privati assolutante interessanti ma che durano dalle 14 sino a quasi le 19, ma per cui credo possano trovare spazio su una sola rete.
Da anni genitori e anche nonni oltre naturalmente i diretti interessati sentivano la necessità di programmi dedicati ai ragazzi:abbiamo grandi scrittori che potranno fare un ottimo lavoro.
Grazie e,appunto,buon lavoro,sarà un bellissimo impegno!