Puntata numero zero ieri sera su Italia 1 de Il Momento della Verità (Moment of Truth), reality-quiz di successo prima in Colombia, poi adottato anche in altri Paesi come Regno Unito, Stati Uniti, Germania, Spagna, Svezia, Turchia e molto presto in onda sia in Francia che in Australia.
Paola Perego, si ritrova faccia a faccia con un unico concorrente sottoposto prima della trasmissione alla macchina della verità, a cui sono state formulate, sotto il controllo dell’infernale apparecchio, 200 domande, tra queste ne vengono scelte 21 riproposte in onda , se le risposte coincidono con quelle date in precedenza, si possono vincere fino a 250.000 euro.
Lo spirito se volete malevolo dello show, è mettere in difficoltà il soggetto in questione davanti a tre familiari in studio, mentre risponde a quesiti spesso imbarazzanti sulla sua vita, con l’intento di mostrarlo poco sincero, perdendo il montepremi fin lì accumulato.
Il gioco è diviso in 6 fasi, la prima composta da sei domande porta alla vincita di 2500 euro, passando alle successive le domande si riducono diventando però più pungenti, fino ad arrivare alla soglia finale con i 250.000 euro. Al termine di ogni fase il concorrente è libero di fermarsi intascando il relativo montepremi o proseguire conscio di quello che lo aspetterà. I familiari in studio hanno la possibilità una sola volta di bloccare, premendo un apposito pulsante, la risposta ritenuta troppo imbarazzante per le loro orecchie.
Sarà che forse siamo un po’ troppo tradizionalisti, legati ai game show di una volta (ma ancora attuali), quelli domanda-risposta su temi di interesse generale di cui Mike è insuperabile maestro, tanto per intenderci, ma ci siamo annoiati da morire nel vedere il programma di Italia 1. Nelle intenzioni della rete, se il gradimento sarà all’altezza, lo si vorrebbe collocare nel palinsesto invernale di Canale 5, probabilmente alla domenica pomeriggio, ma la visione di ieri sera ci ha davvero convinto poco.
Il Momento della Verità, vorrebbe essere un quiz-show dove il concorrente si mette alla berlina, di fronte ai parenti, amici, fidanzata o sposa compresa, rischiando di compromettere la propria vita privata per un pugno di soldi (nella fase iniziale almeno), che potrebbero essere persi in qualunque momento alla minima risposta errata. Alla fine la vera domanda è: sareste disposti a scoprire tutti i vostri segreti in tv, in nome del Dio denaro? Va bene se si riesce a vincere, ma nella buona probabilità di perdere tutto, come potersi poi riabilitare agli occhi di chi magari vive sotto il nostro stesso tetto?
Per lo spettatore il meccanismo perverso che muove il gioco potrebbe apparire intrigante, se non fosse che la formula dopo poco, risulta fine a se stessa mostrando spunti sempre meno interessanti. Quanto alla Perego, fa la sua figura dignitosa, ma non ci è sembrata molto convinta della validità del format. Il Momento della Verità, avrà avuto pure successo all’estero, ma forse non è “cosa” per il pubblico italiano.
che cazzata come facciamo a sapere se le 200 risposte date in separata sede coincidono con quelle date in trasmissione o se vengono cambiate.
Da quello che ho capito io: le 200 risposte sono fatte alla macchina della verità prima, quindi loro sanno se lui ha mentito oppure no, a meno che il concorrente abbia un’amnesia e allora risponda in un modo alla macchina della verità e in un altro in studio, loro sanno se dice la verità. Il problema e che la macchina non è affidabile al 100% eppoi alcune domande non sono così specifiche da far dire un no o un si detto al concorrente.
Comunque il Che cazzata lo condivido!
A me il programma non è dispiaciuto…secondo me è stato pubblicizzato troppo poco anche se si trattava di una prova! E poi 2 ore sono troppo lunghe.. infatti la versione americana dura solo un’ora.. Peccato visti gli ascolti dubito che il programma ritornerà…
..in ogni caso la formula del gioco, da adito a tanti, troppi dubbi…