Questa sera su Raiuno alle 21.30 va in onda L’uomo che cavalcava nel buio, il film tv prodotto dalla Albatross (galleria fotografica video promo, backstage dopo il salto), scritto e diretto da Salvatore Basile, ed interpretato da Terence Hill, lo stesso trio della fiction di successo L’uomo che sognava con le aquile.
Il film narra la storia di Rocco Airone (Terence Hill) un istruttore di equitazione, che a causa della morte di uno dei suoi cavalieri, Fabrizio, durante il Gran Premio di Arezzo del 1998, viene ingiustamente accusato di omicidio colposo e truffa sportiva (il cavallo era dopato) e, prendendosi tutte le colpe, decide di allontanarsi del mondo dei cavalli. Undici anni dopo Rocco torna nella stessa scuderia in cui aveva lavorato per tutta una vita e, grazie ad una cavalla in cui nessuno ha mai creduto e ad una bambina timida, ritrova la passione per la competizione. Il suo entusiasmo potrebbe non bastare per vincere, ma lui ha una filosofia di vita: il vincitore è colui che non rinuncia ai propri sogni.
Nel cast del film, oltre al protagonista Terence Hill, troviamo: Marco Cocci (Fabrizio, il talentuoso cavaliere che muore), Mimmo Mignemi (Guglielmo, leale amico di Rocco), Francesca Cavallin (Patrizia, la moglie di Fabrizio, ora timorosa nei confronti dei cavalli), l’esordiente Marta Gastini (Serena, la figlia di Fabrizio, che sogna di poter seguire le orme del padre), Marco Mazzarella (Marcello, allenatore che usa mezzi leciti e illeciti per vincere), Luciano De Luca (Saverio, il veterinario), Ivo Garrani (Carlo, il patriarca della scuderia Montidoro), Barbara Livi (Daniela, figlia di Carlo, altamente arrivista, che insieme al marito Franco vuol trasformare la scuderiain una macchina da soldi), Manuela Gatti (Dora, vecchia fiamma di Rocco, sposata con il dispotico Vincenzo).
Salvatore Basile parla del suo film:
Ho affrontato con tanto entusiasmo prima la scrittura e poi la regia di questo film, per poter raccontare, ancora una volta, che nessun traguardo è irraggiungibile se inseguito con onestà e passione vera. Che i sacrifici, la fatica e il sudore che occorrono per vincere correttamente qualunque sfida, sono poi, in fondo, il vero senso della vita, la gioia più profonda che si possa provare. “L’uomo che cavalcava nel buio” racconta, quindi, il ritorno della fiducia all’interno di una comunità che sta smarrendo i propri valori. Che sta dimenticando “per che cosa è nata”.
Terence Hill riguardo il ruolo di Rocco dice:
Rocco apparentemente è un personaggio epico. Si presenta come un solitario, introverso, alla guida di una motocicletta, con una dura storia di prigione alle spalle… ma in realtà Rocco è un uomo come tutti noi, e l’unica cosa che lo contraddistingue è il dolore che prova per una ferita morale che non si è mai rimarginata… La storia comincia proprio nel momento in cui questo personaggio è chiamato a fare i conti con questa ferita… Io credo che sia una cosa che facciamo tutti, perché tutti siamo stati feriti: in fondo la perdita dell’innocenza è una ferita con cui ogni uomo deve fare i conti e forse il senso della vita sta tutto in questo difficile confronto.
Se anche voi credete che il vincitore è colui che non rinuncia ai propri sogni, se cercate una storia ben confezionata, con dei valori, adatta a tutta la famiglia, non perdetevi L’uomo che cavalcava nel buio, questa sera e domani su Raiuno.
L’uomo che cavalcava nel buio Riassunto prima puntata