Francis Ford Coppola iniziò a sviluppare Il Padrino Parte IV alla fine degli anni ’90, ma alla fine venne scartato e ci sono buone probabilità che non venga mai prodotto. Nel 1972, Il Padrino divenne il film di maggior incasso mai realizzato, fu acclamato come uno dei più grandi film di tutti i tempi e rese Coppola un nome familiare. Nel 1974, Il Padrino – Parte II ricevette lo stesso successo di critica e divenne rapidamente l’esempio di un sequel che superò il suo predecessore. Nel 1990, Il Padrino Parte III ha faticato a replicare quel successo.
Sebbene fosse ancora nominato come miglior film, Il Padrino – Parte III è stato considerato un enorme passo indietro rispetto ai suoi predecessori. Non è stato un successo al botteghino come previsto e ha ricevuto recensioni contrastanti. Il trequel è stato criticato per la sua trama, per la performance di Sofia Coppola nei panni di Mary Corleone, e per essere un’aggiunta non necessaria a una storia perfetta. Dopo quella dura accoglienza, potrebbe sembrare un’idea pericolosa perseguire Il Padrino Parte IV. Ma Coppola iniziò a lavorare su un quarto film prima di accantonare il progetto.
Sebbene Coppola sia tornato dalla pensione e sia desideroso di continuare a fare film, è improbabile che ritorni ne Il Padrino Parte IV. Quando gli è stato chiesto se sarebbe tornato a Il Padrino – Parte IV, Coppola ha scritto sui social media: “Nella mia mente c’è solo un film conosciuto come Il Padrino (Parti I e II) e un epilogo o ‘coda’ La Morte di Michael Corleone..” Coppola ritiene che la saga del Padrino sia completa. I primi due film raccontano la storia del Padrino nella sua interezza, mentre il terzo la conclude con un epilogo conclusivo.
Dopo il fallimento al botteghino di Megalopolis, un quarto film sul Padrino è uno dei pochi progetti di Coppola che Hollywood potrebbe cogliere al volo l’opportunità di finanziare. Ma il regista non ha alcun interesse a rivisitare la saga dei Corleone e ha invece in programma un paio di progetti futuri molto diversi. Coppola ha descritto i suoi progetti post-Megalopolis come “un altro lancio di dadi” simile alla sua epopea di fantascienza autofinanziata. C’è un film tradizionale, che intende girare in Inghilterra, e Distant Vision, un progetto più non convenzionale che racconta tre generazioni di una famiglia italoamericana.