Niente da fare per il cinema Metropolitan di Roma che ancora una volta rimane vittima della burocrazia e di NO inspiegabile da parte della Regione Lazio. Soprattutto se si pensa che tutto poteva essere sistemato senza problemi nel corso degli anni.
Burocrazia uno dei maggiori impedimenti
I proprietari di questa sala storica al centro della Capitale hanno già fatto sapere che faranno ricorso contro questa decisione che blocca per l’ennesima volta la riqualificazione di un quartiere che aspetta da anni di vedere le porte del Metropolitan di Roma riaprirsi. Anche se con un volto differente rispetto a quello del passato.
Dal 1909 a oggi sono state molte le anime del Metropolitan di Roma. Con la decisione della Regione Lazio si rischia che questo cinema non possa più rinascere, come tutti in realtà sperano.
A bloccare la riqualificazione tanto desiderata dai proprietari una norma modificata nel 2020 del testo unico del commercio. Questa stabilisce che possa essere consentito il cambio di esercizio per cinema e teatri per una percentuale massima della metratura del 30%. Il progetto proposto e con il quale era già stato incassato tempo fa il via libera del Campidoglio prevede un cambio del 90%.
Al posto dell’attuale cinema Metropolitan di Roma era previsto sorgessero una sala cinematografica da 100 posti e un piccolo centro commerciale. Una soluzione che avrebbe salvato la tradizione e offerto qualcosa di nuovo e gradito.
Invece del via libera che tutti si aspettavano è arrivato un NO. L’ennesimo e ingiusto. Se invece di appelli finiti nel dimenticatoio e attese le istituzioni avessero risposto nei tempi corretti alle richieste dei proprietari, il cinema Metropolitan di Roma adesso sarebbe nuovamente aperto e sfruttato dai cittadini per il proprio intrattenimento.
Cinema Metropolitan di Roma punto fermo della città per anni
Questo angolo al centro di Roma è stato per decenni uno dei punti fermi di una città che voleva far propria la cultura cinematografica. Generazioni di persone si sono alternate sulle sue poltrone fino a dodici anni fa, quando la sala chiuse. In questi anni sono stati moltissimi i tentativi di farla rifiorire e sono stati altrettanti i brand che hanno mostrato interesse nel partecipare a questa riqualificazione.
I proprietari si trovano ancora una volta a combattere contro gli effetti di una burocrazia troppo pesante che non collabora. E davanti a una scelta poco sensata di diniego, se si pensa che nel caso in cui tutto avesse funzionato nei tempi giusti, tale negazione alla riqualificazione non sarebbe arrivata.
Il cinema Metropolitan di Roma merita un’altra possibilità: tocca al Tar del Lazio decidere se questo avverrà.