La nuova trasmissione che segue le vicende giudiziarie che hanno colpito maggiormente l’opinione pubblica
La storia di Fausta Bonino, passata in un attimo da stimato camice bianco a infermiera killer dell’ospedale di Piombino, è tra i protagonisti della prima puntata de Il Labirinto – Storie di Ordinaria In-Giustizia, il nuovo programma con Carmelo Abbate (a cura di Enrico Parodi per Videonews) in onda giovedì 26 maggio in seconda serata su Rete 4.
Dopo lo stop che il Tribunale del Riesame di Firenze ha dato alla procura -annullando l’ordinanza di custodia in carcere del Gip e mettendo in crisi tutta l’inchiesta, basata secondo i giudici su indizi né gravi, né precisi, né concordanti– Abbate racconta il caso che ha guadagnato tutte le prime pagine dei quotidiani, proprio nei giorni in cui i vertici della ASL si riuniscono per decidere se la Bonino può tornare al suo lavoro.
Fausta Bonino -55 anni, sposata, due figli, infermiera- racconta in prima persona il susseguirsi di eventi che lo scorso 31 marzo l’ha vista portata in carcere dai carabinieri. L’accusa è pesantissima: omicidio volontario continuo aggravato dalla crudeltà. Le vittime sono 13 pazienti del nosocomio toscano: donne e uomini tra i 61 e gli 88 anni, ricoverati per patologie talvolta non gravi, ma tutti morti tra il 2014 e il 2015 -secondo gli inquirenti- per una dose letale di eparina, un anticoagulante non previsto per quei malati.
Nel corso della trasmissione, Carmelo Abbate racconta anche la vicenda di Giuseppe Gulotta, protagonista di uno degli errori giudiziari più clamorosi della storia italiana: il muratore, nel 1976 era stato accusato di aver ucciso due carabinieri in quella che era stata definita la strage di Alcamo Marina e sconta 22 anni di carcere.