Giorgio Lopez, fratello maggiore di Massimo, è uno dei più importanti doppiatori italiani, voce ufficiale di Danny De Vito e Dustin Hoffman fra i tanti, è anche direttore di doppiaggio, tiene corsi per aspiranti doppiatori. Cinetivù lo ha intervistato per voi.
Giorgio come è cambiato il ruolo del doppiatore in questi anni, è vero che i ritmi sono più serrati?
E’ molto cambiato, c’è frenesia, smania di consegnare il prodotto finito in tempo, non c’è quasi più il tempo di scavare a fondo in un personaggio o comprendere in quale situazione si trovi. Questo in generale. Però una sacrosanta vittoria e aspirazione da parte di un direttore è quella di tornare a dettar legge e riportare le cose in una via intermedia che ridarebbe qualità e fiato a chiunque. Questa è la carriera di un direttore, tornare ai propri inizi con entusiasmo e intelligenza e oserei dire coraggio. Se sei una persona di qualità farai cose di qualità.
Quali sono le qualità richieste a un buon doppiatore oggi? Una bella voce fa ancora la differenza?
Io credo che un buon doppiatore debba essere una persona salda e determinata, sicura delle proprie attitudini e non diffidente. Deve sapersi abbandonare nelle giuste mani di un maestro. E’ che a volte mancano i maestri. Una bella voce è come tutte le cose belle, può non servire a niente.
Giorgio Lopez è anche un attore di teatro, puoi parlarci delle tue esperienze passate e eventuali progetti futuri?
Il teatro è l’unica vera forma d’arte che personalmente mi affascina. E’ la possibilità di sondare lo spirito umano, di sperimentare come calandosi in un pozzo oscuro, le profondità dell’anima. Quello che ho fatto nella vita raramente mi ha dato queste opportunità, per questo quando posso cerco ancora.
Quali consigli puoi dare a chi vuole accostarsi al mondo del doppiaggio?
Chi si accosta al doppiaggio, lo deve fare con umiltà e sapienza. Nulla gli è precluso se sa aspettare il momento di giusta maturazione e sa evitare abilmente l’invidia e la malignità dei nemici.
Esistono delle parti che preferisci di più rispetto ad altre?
Preferisco film di grande spessore e qualche volta film dal grande risvolto umoristico.
Da sempre sei la voce italiana di Danny De Vito, come si caratterizza un personaggio non proprio facile come lui?
La verità è che io non ho mai caratterizzato nessun attore. Ho solo interpretato rispettosamente quello che ho visto già realizzato. Il mio apporto originale sta solo nel fatto che Danny De Vito è Danny De Vito e io Giorgio Lopez.
Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi lavori?
Penso che dirigerò diversi film, di circuito o home video.