Che Fuori Tempo Che Fa ospita il regista italiano Ermanno Olmi, in studio per presentare Torneranno i prati. A completare il parterre di ospiti: Alessandro Baricco, Alfonso Signorini, Samantha Cristoferetti e Sinigallia con la sigla di chiusura dal Palazzo Blu di Pisa.
Ermanno Olmi, maestro del cinema italiano, è in studio per parlare dell’ultimo film che ha diretto: Torneranno i prati con Claudio Santamaria e Alessandro Sperduti. Il film è uscito due giorni fa nelle sale italiane. Sarà l’occasione per parlare della Grande guerra.
Un altro evento storico fa capolino nella puntata: Fabio Volo è a Berlino dove domani si celebrano i 25 anni della Caduta del muro di Berlino. 25 anni fa cadeva il Muro che ha diviso la Germania, l’Europa: un evento storico che ha cambiato la storia mondiale.
Alessandro Baricco, a 20 anni da Novecento, torna con una nuova opera teatrale: Smith & Wesson. Mentre Alfonso Signorini, il direttore di Chi, presenta in studio L’altra parte di me, una sorta di autobiografia.
Nuovo collegamento dalla Russia con l’astronauta Samantha Cristoforetti: dalla Città delle Stelle, a Mosca, ci aggiorna sulla preparazione del suo imminente lancio nello spazio dalla base di Baikonur, previsto per il prossimo 22 novembre.
L’ Anteprima di Che fuori tempo che fa sarà aperta da Fabio Bucciarelli che parlerà di fotografia. La chiusura, invece, è affidata a Sinigallia, collegato dal Palazzo Blu di Pisa dove è in corso una mostra dedicata ad Amedeo Modigliani: Amedeo Modigliani et ses amis. I quadri esposti vengono dal Centre Pompidou di Parigi e da collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui i cinque straordinari Modigliani del Musée de l’Orangerie di Parigi.
La mostra ricrea l’atmosfera dell’École di Paris, dove Modì maturò la straordinaria esperienza della pittura dell’epoca e la sua vita parigina. Insieme alle opere di Modì, sono presenti in mostra anche i grandi capolavori di artisti dell’epoca, suoi contemporanei e compagni di avventure a Montparnasse tra i quali Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, e tante figure popolari come Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, André Derain, Juan Gris e Gino Severini. A completare il percorso espositivo, una significativa selezione di sculture di Modigliani e dei grandi scultori dell’epoca come il celebre Constantin Brancusi e ancora una eccezionale serie di fotografie scattate da Brancusi stesso.