Ai microfoni di Segreti e Delitti, nella puntata trasmessa in diretta venerd’ 27 Giugno, il Professor Fabio Buzzi, Responsabile dell’Unità operativa di Medicina legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, ha dichiarato che il suo dipartimento è stato incaricato dalla Procura della Repubblica di Bergamo di analizzare i reperti piliferi (peli e capelli) trovati sopra e intorno al corpo di Yara Gambirasio, ritrovato nel campo di Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011, e il dna confermerebbe che sono di Massimo Giuseppe Bossetti.
C’è coincidenza univoca di Dna tra le tracce repertate sui vestiti di Yara Gambirasio e i peli e i capelli trovati sopra e intorno al suo corpo.
La relazione ufficiale – che sarà depositata a breve alla Procura della Repubblica – conferma che sul corpo della tredicenne di Brembate sono stati trovati reperti peliferi di Massimo Giuseppe Bossetti, l’uomo indagato e ora in detenuto in carcere a Bergamo per l’omicidio di Yara Gambirasio.
L’aver trovato tracce di materiale biologico addosso agli indumenti di Yara, oltre che formazioni pilifere apposte sugli indumenti, è chiaro che dà una forza evidentemente, intuitivamente maggiore a questi due riscontri. Noi siamo assolutamente certi che i peli o i capelli di Ignoto 1 erano lì su Yara e questo rafforza l’altra indagine condotta collateralmente sulle cosiddette macchie, sul materiale biologico invece apposto, assorbito dagli indumenti.
Esiste quindi una coincidenza univoca di Dna tra le tracce repertate sui vestiti di Yara Gambirasio e i peli e i capelli trovati sopra e intorno al suo corpo; inoltre, durante la trasmissione sono stati mostrati degli scatti dalle telecamere che immortalano un furgone che somiglia a quello del Bossetti (qui di seguito una foto del veicolo).