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Exit – Uscita di sicurezza

La7 ci offre, tanto per cambiare, un’appetibile via di fuga serale, condotto dall’affascinante Ilaria d’Amico.

Mi riferisco a Exit – Uscita di Sicurezza, programma di informazione, cultura e approfondimento, che affronta di volta in volta temi di grande importanza per la nostra cultura e per la nostra società attuale.

Le grandi inchieste di Exit portano con sé una serie di sotto temi, in grado di scatenare accesi dibattiti in studio, in quando toccano argomenti composti da una molteplicità di problematiche che interessano solitamente una larga fetta di popolazione.


Uno degli aspetti che primariamente rendono la trasmissione estremamente vicina a noi è il fatto che i temi ci toccano quasi tutti direttamente, o almeno da molto vicino.

Nell’occhio del ciclone di Exit si trovano infatti argomenti come l’abuso di psicofarmaci, o gli scandali legati al lavoro interinale.

Ci si chiede qual è l’”ontologia” delle multe, o perché il nostro patrimonio artistico sta andando a scatafascio, e non siamo in grado di renderlo redditizio come dovremmo, come dovrebbe, visto che si tratta del nostro primario potenziale produttore di ricchezza.

Non si tratta certo di un monologo, e a dialogare con la conduttrice troviamo nomi celebri della politica e della società, interventi di persone competenti e non che possono rispondere agli annosi interrogativi che la trasmissione pone.

La forme con cui il programma si esprime sono molteplici: il servizio filmato, l’intervista focalizzata e strutturata in studio e fuori, la candid camera. La ricerca è volta a mostrare le evidenze finalizzate al raggiungimento della via d’uscita.

Le domande che vengono poste sono concrete e cercano di non essere tendenziose, la ricerca di ciò che si vuole sapere è piuttosto sistematica, e il pubblico interviene a dare man forte a questo tipo di approccio euristico.

Accanto all’obiettivo a lungo termine di giungere alla soluzione di problemi importanti, c’è quello immediato di cercare di suggerire al pubblico vie d’uscita immediate, scorciatoie per evitare consueti disagi.

Il programma è prodotto da Magnolia per La 7, ed è scritto da Claudio Canepari, Mariano Cirino, Ilaria d’Amico, Cristina de Ritis, Alessandro Sortino, per la regia di Cristiano d’Alisera,e per la scenografia di Francesca Montanaro. Il direttore della fotografia è Marco Vignanelli, mentre la grafica è di Emiliano Trapani.

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