All’indomani di Sanremo 2014, che ha fatto registrare il record negativo di ascolti, mai così bassi nella storia, Che tempo che fa parte con l’intervista a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto che ripercorrono l’esperienza sul palco dell’Ariston, intervistati dal giornalista Massimo Gramellini.
E il tema principale è quello legato agli ascolti negativi: pochi telespettatori già nella prima puntata di Sanremo 2014 che sono poi andati via via calando fino alla finalissima che ha fatto registrare 9 milioni 347mila telespettatori, (43.51% di share) contro i 12.997.000 dello scorso anno (53.80%). Comincia Fabio Fazio che fa mea culpa e si assume le responsabilità di una edizione del Festival non esaltante.
Avendo rifatto una cosa che avevamo già fatto lo scorso anno, abbiamo commesso l’errore di ripercorrere la strada che avevamo già fatto senza annullare e ricominciare da capo. E’ stato questo, forse, l’errore più grande. E poi Che Tempo che fa dura di più quest’anno, ho lavorato in continuazione: magari ho dedicato al Festival meno tempo.
Più frizzante Luciana Littizzetto che, augurandosi che dal prossimo anno i prezzi dei biglietti di Sanremo possano essere più bassi per favorire l’arrivo di un pubblico più normale, come lei stessa lo ha definito, si dice dispiaciuta del fatto che il pubblico di Sanremo 2014 non abbia apprezzato alcuni ospiti, simboli perfetti di quella bellezza che si è tanto voluta celebrare in questa edizione del Festival.
Mi spiace che nessuno abbia per esempio apprezzato il ballerino con le stampelle del Cirque du Soleil, esempio perfetto di bellezza raggiunta con fatica. Invece nessuno ne ha parlato, mentre io ero estasiata davanti alla sua esibizione
Poi i due conduttori del Festival difendono a spada tratta la scelta di aver voluto celebrare la bellezza rimandando al mittente l’accusa di essere stati troppo pesanti.
Non abbiamo fatto nulla di pedagogico. Non abbiamo spiegato la bellezza, abbiamo provato a fare qualcosa di bello, è una cosa completamente diversa.