Anche quest’oggi torneremo a parlare del 59° Festival di Sanremo, con la rubrica Scheletri nell’armadio, che ci farà compagnia cercando di analizzare alcuni dei concorrenti ed ospiti della kermesse della musica Italiana.
Oggi analizzeremo personaggi della musica italiana e ospiti stranieri, iniziando da Gabriella Passion, Irene Fornaciari, Iskra, Ornella Vanoni, Arisa, Karima, Kevin Spacey, Nicki Nicolai, Iva Zanicchi, Malika Ayane e Thiago Alves.
Gabriella Passion senza alcun dubbio aveva un abito veramente bello ad inizio serata, argentato come la luna, elegante e dalla linea a stile impero con scollatura a cuore. Che dire: sembrava una sirena, era veramente chic!
Irene Fornaciari, la figlia di Zucchero è figlia del padre: stile zero! Cosa rappresentava quella specie di abito con pantaloni sotto stretti e maglia con manicotti? Non capisco se voleva richiamare le atmosfere anni settanta, o era un modo per farsi notare. Cosa portava in vita, la cintura vinta da Rocky Balboa in Rocky III?
Iskra, per carità divina, quella donna è priva di eleganza e di stile: potrà anche essere brava a cantare, ma mannaggia, anche ieri sera, sembrava un personaggio da circo! Iskra: quando uno si trucca, non usa le palette e tutti gli oggetti da muratore, ma pennellini con cui si danno dolci pennellate sopra la palpebra, e non stucco alle pareti!
Ornella Vanoni era elegante in Giorgio Armani: una donna chic, che indossava una mise mascolina, ma portata con stile. Complimenti Ornella!
Arisa, mamma mia, il Charlie Chaplin “de noi artri”, le mancava la bombetta ed il bastone e il baffetto. Io dico: come si fa ad andare in giro in quel modo? Capisco la moda, ma lei sembra un fenomeno paranormale, una Betty Boop al maschile. Non classificabile!
Karima, non aveva nulla di sbagliato: bel vestito, nero elegante, ed una voce favolosa. Poche parole bastano per descrivere la sua mise di ieri sera: felina.
Kevin Spacey come dice qualcuno di mia conoscenza, più va avanti con gli anni, più somiglia a Carlo Verdone. Che dire del suo abito? Elegante, ma senza esagerare.
Nicki Nicolai, anche questa volta in Roberto Cavalli: la cantante ama le tonalità fredde, i tessuti leggeri e le linee molto orientaleggianti. Il vestito non era nulla di eccezionale, ma devo dire che lei lo sapere rendere migliore, forse per la sua gestualità, il carisma.
Iva Zanicchi, scusami fin d’ora, ma devo essere sincera. Che abito indossavi? Stavi malissimo, sembravi un fagottone tutto blu con una mantella leggermente decorata sul davanti. Iva, hai il corpo che hai: perché non indossi un abito meno attillato, tipo uno stile impero, che non sottolinea le forme abbondantemente abbondanti?
Malika Ayane, una ragazza molto particolare, indossava un mini dress anni sessanta con delle scarpe con la zeppa: non era il massimo, specialmente le scarpe, ma nel complesso non stava male, era semplice e senza pretese.
Thiago Alves, il modello Sudamericano, era elegante anche se lo avrei preferito senza farfallino: Poteva fare di meglio!
La migliore vestita della terza serata è Ornella Vanoni con la sua mise un po’ mascolina, mentre Arisa, con bretelle, papillon e occhiali nerds, una Steve Urkel al femminile, è bocciata!