Maurizio Belpietro e Bruno Vespa hanno avuto un acceso diverbio durante la trasmissione Porta a Porta: il direttore di Libero in collegamento telefonico ha iniziato ad esprimere la sua opinione sulla strategia politica di Matteo Renzi e Vespa lo interrompe più volte, assicurando che l’argomento sarebbe stato sviscerato più tardi nel corso della puntata.
A causa di un problema tecnico, Belpietro non sente e prosegue il suo intervento e quando il conduttore della trasmissione dà la parola al deputato Dario Nardella, ospite in studio, il giornalista si indispettisce:
Mi togliete l’audio mentre sto parlando? Scusate, abbiate pazienza, stavo parlando. Mi è stato tolto l’audio. Per l’amor di Dio, se è ininfluente quello che dico, risolvo il problema: mi alzo e me ne vado.
Il chiarimento tra Vespa e Belpietro arriverà dopo ben due minuti, dopo un fitto botta e risposta tra i due.
Nel frattempo, il masochismo della Rai non ha mai fine e continua a puntare sui flop, come Così Lontani Così Vicini, il programma tanto voluto da Ilaria Dallatana, fresca di uscita da Magnolia, che, nonostante su Rai Uno si sia fermato al 16% di share di media con un pubblico di over 65, è stato confermato per una seconda stagione. Si potrebbe dire: così lontani… dal pubblico, così vicini… a un nuovo flop.
I talent show hanno ormai preso possesso della televisione sia italiana che internazionale e l’elemento trainante di questo format è costituito sicuramente dai giudici, che garantiscono il successo allo show se uniscono competenza con un carattere difficile; insomma, un giudice deve essere bravo e stronzo. Quest’ultima qualità non è facoltativa, è piuttosto una necessità produttiva dato che i talent show non vengono visti per le esibizioni dei concorrenti, quanto per le reazioni emotive e più sono forti e drammatiche, meglio è. E i giudici servono proprio a questo: ad accelerare e amplificare il più possibile le loro reazioni emotive. Tuttavia questa massiccia sovrappopolazione di talent show e di giudici sta portando a rischio d’estinzione la figura classica del presentatore, che si sta riducendo ad un elite di programmi che nel tempo si sono garantiti una certa fetta di telespettatori fedeli e che grazie a loro possono esistere, una direzione mediatica che ha decisamente stravolto l’idea di intrattenimento e la scala di valori della televisione.
Infine, Monica Leofreddi parla dello stalker che da anni ha reso la sua vita un incubo:
Sono anni che non vivo più, sono anni che non sono più nessuno. Non auguro a nessuno quello che sto vivendo. C’è una persona che mi segue ovunque, mi aspetta sotto casa ed è arrivato ad entrare anche nella casa dei miei genitori spacciandosi per il mio commercialista. Lui è una persona lucidissima che ha messo sotto scacco la Procura, avvocati e si è fatto prendere sul serio dal tribunale dei minori. Ricordo quando sono stata convocata dal giudice minorile che mi chiese perchè non facevo vedere mio figlio al presunto padre: in quel momento ho avuto davvero paura perchè mi sembrava che la giustizia tutelasse più le follie di uno stalker e ignorasse, invece, le mie ripetute denunce. Mio padre è morto senza che potesse vedere i miei bambini; non potevo portarglieli perchè il mio stalker era sempre fuori casa di mia madre: da quattro anni grazie a lui la mia vita è paralizzata.