Continua il racconto delle morti di Stato su Rai3: dopo la messa in onda de I Ragazzi di Pippo Fava stasera in prima serata, lunedì 6 gennaio alle 21.05 prende il via il nuovo ciclo di Presadiretta con una puntata intitolata Morti di Stato: un racconto durissimo, per chi ci ha lavorato e sicuramente anche per i telespettatori; la puntata è infatti dedicata interamente agli abusi che lo Stato nelle sue varie articolazioni infligge a cittadini inermi come Gabriele Sandri, Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi e Giuseppe Uva.
Presadiretta racconterà anche le storie dei meno conosciuti: Michele Ferrulli, morto a Milano durante un fermo di polizia mentre ballava per strada con gli amici, Riccardo Rasman, rimasto ucciso durante un’irruzione della polizia nel suo appartamento dopo essere stato legato e incaprettato col fil di ferro, Stefano Brunetti, morto il giorno dopo essere stato arrestato col corpo devastato dai lividi.
Inoltre, i racconti scioccanti dei sopravvissuti come Paolo Scaroni, in coma per due mesi dopo le percosse subite durante le cariche della polizia contro gli ultras del Brescia, Luigi Morneghini, sfigurato dai calci in faccia di due agenti fuori servizio e delle altre vittime che aspettano ancora giustizia. Immaginando quante ancora siano invece le storie di chi non ha avuto il coraggio di denunciare e si è tenuto dentro, insieme all’umiliazione e al dolore delle botte e dell’abuso di potere.
Pensiamo di vivere in un Paese democratico, dove i diritti della persona sono inviolabili, ma è veramente così? La questione non deve essere di certo generalizzata, ma Riccardo Iacona e Giulia Bosetti provano a fare il punto della situazione con storie di invisibili che trovano la forza di raccontare le proprie storie in Morti di Stato.