Da quando sono entrate in commercio c’è stato il boom e nelle città sono fioriti negozi su negozi di sigarette elettroniche, ma davvero sono meno dannose delle sigarette normali?
Matteo Viviani de Le Iene ha deciso di rispondere al quesito, spiegando che solo nel 2012 un milione di italiani usavano le sigarette elettroniche, tutti i negozi hanno portato ad un fatturato di 350 milioni di euro. Alcuni negozi vendevano centinaia di kit al giorno, il boom è stato davvero fenomenale e pare che molte persone siano riuscite anche a smettere di fumare.
Ma fino ad oggi non si è mai capito quali siano davvero i benefici della sigaretta elettronica, Umberto Veronesi per esempio la reputa innocua mentre Silvio Garattini è assolutamente contrario. Rispetto al periodo in cui la sigaretta elettronica ha avuto successo, adesso tutti i negozi sono in crisi, anche perché la sfiducia nel prodotto è aumentata. Tutto questo è successo anche grazie ad un articolo del settimanale Il Salvagente, nel cui titolo si leggeva che nei liquidi contenuti nelle sigarette elettroniche, dopo una ricerca erano stati trovati piombo, cadmio e arsenico. Giancarlo Tenore, docente di tossicologia degli alimenti all’Università di Napoli che ha condotto la ricerca, ha però spiegato:
Il nostro è stato semplicemente fare un report tecnico di questi inquinanti presenti. Se poi sui giornali hanno voluto interpretare in questa maniera, noi non abbiamo detto nulla del genere. Questi campioni, diciamo anomali, erano sprovvisti di certificazione e di una banale indicazione relativa alla composizione.
In realtà nelle normali sigarette elettroniche, quelle certificate, la presenza di metalli pesanti è talmente bassa da essere innocua, l’unica sostanza dannosa rimane la nicotina. A questo punto la sigaretta elettronica fa meno male di una sigaretta e se si fa attenzione ad acquistare i liquidi correttamente, non ci sono rischi. Massimiliano Begotti della Lega italiana fumo elettronico sostiene che ci potrebbe essere chi ha intenzione di distruggere il commercio delle sigarette elettroniche diffondendo false informazioni, in primis le multinazionali del tabacco, le farmaceutiche ed uno dei problemi è costituito dalle tasse troppo alte da pagare.