La crisi incalza e non c’è da stupirsi se esista più che mai il fenomeno della criminalità, ma quello che vi riportiamo è alquanto curioso: anche Miss Italia 2013 è stata vittima di furti (andati a colpo o sventati), ma non pensate che la nuova più bella d’Italia Giulia Arena abbia già perduto la sua corona; eh no, si tratta di ben altra refurtiva, molto più commerciabile e duttile: dal rame nei camion dell’organizzazione, fino alle sedie all’interno del Pala Arrex di Jesolo da dov’è stata trasmessa la diretta della scorsa domenica su La7.
Che il fotografo Simone Manzato venisse derubato della sua attrezzatura professionale -per un valore di 12 mila euro- con la tecnica della ruota bucata nel parcheggio (viene forato uno pneumatico e mentre il proprietario dell’auto provvede alla sostituzione, i ladri rubano tutto quello che è in auto e quello che viene estratto dal portabagagli per prendere la ruota di scorta), o che i tir della produzione contenenti svariati metri di filo di rame venissero aperti e saccheggiati, o si arrivasse addirittura al tentato furto delle sedie a fine diretta all’interno del palazzetto sportivo adibito con le sedute (nemmeno di prima qualità) per la finale di Miss Italia 2013 (votata da chi?), sono tutti eventi che non possono che lasciare completamente senza parole.
Probabilmente, perché anche la capacità di commentare, indignarsi e protestare affinché cambi qualcosa non è una caratteristica della nostra generazione. Non ci resta che televotare.