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M5S: Roberto Fico debutta a In mezz’ora e convince. Ma su Rodotà …

M5S, ROBERTO FICO A IN MEZZ’ORA CONVINCE – Premetto che non è un articolo di politica e aggiungo che non sono un elettore del Movimento 5 stelle: oggi vorrei parlarvi dell’ottimo debutto televisivo del deputato Roberto Fico a In mezz’ora di Lucia Annunziata. Beppe Grillo e Roberto Casaleggio da oggi permettono a deputati e senatori del M5S di andare in tv.PIU’ PREPARATO DI BEPPE GRILLO – Il deludente risultato alle ultime Amministrative ha costretto Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio, rispettivamente portavoce e guru del Movimento 5 Stelle a effettuare una marcia indietro per quanto concerne il divieto di mandare in tv i propri deputati e senatori. L’infrazione di quel divieto era costata l’espulsione al senatore Marino Mastrangeli, che con le sue ospitate a Pomeriggio Cinque ha aiutato non poco Barbara d’Urso a realizzare in pompa magna la sua campagna antigrillina.

Ma per quale motivo Roberto Fico, 39 anni, sarebbe risultato convincente alla sua prima uscita in tv? Per una spiegazione molto semplice: è risultato preparato, almeno in ambito massmediatico. Il solo fatto di aver detto che i canali televisivi Rai non sono tre – a differenza del comico – bensì diversi gli è valsa la patente della credibilità. E poi è laureato in Scienze della Comunicazione, ha fatto un Master in Knowledge management al Politecnico di Milano: qualora dovesse approdare in Commissione di Vigilanza Rai – per prassi spettante di diritto all’opposizione, ma la partita rimane aperta con Sel, Lega e Fratelli d’Italia – il ragazzo otterrebbe un ruolo per il quale possiede le competenze teoriche.

 

BUCCIA DI BANANA RODOTA’ – Il problema è che la preparazione da sola non basta, ci vuole anche il coraggio di smarcarsi dal megafono di Beppe Grillo. Se Roberto Fico si è dissociato in un primo tempo dalle minacce del comico genovese ai giornalisti (“Sappiamo tutti che Beppe è un battitore libero, ma noi non lo faremmo mai“), successivamente non lo ha fatto quando Lucia Annunziata gli ha chiesto cosa pensasse delle critiche di Stefano Rodotà. Il deputato ha dichiarato di avere stima dell’ex Garante della Privacy, ma ha aggiunto che sarebbe stato meglio telefonare a Grillo anzichè avanzare delle critiche al Corriere della Sera. Ma un esperto di comunicazione non dovrebbe fare della libertà di espressione la sua bandiera? O vogliamo bruciare anni di studio matto e disperato in nome di Beppe Grillo? A parte questa piccola esternazione, Roberto Fico tuttavia è ampiamente promosso. Pochi uomini politici possiedono il garbo e la competenza esibita in questi primi trenta minuti dal giovane deputato. Il M5S ha dimostrato di aver scelto dal suo mazzo una buona carta.

 

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