Addio Miss Italia. Dopo 25 anni la Rai cancella il concorso delle miss, la polemica impazza e il caso approda in parlamento. Nel corso di una conferenza stampa, Patrizia Mirigliani, l’organizzatrice del concorso di bellezza, chiede spiegazioni e chiarimenti a Viale Mazzini; nel frattempo arrivano interrogazioni parlamentari da parte della senatrice Amati al ministro per lo sviluppo economico. Mi chiedo Paride che direbbe.
Sinceramente, era ora che questo spettacolo di corpi muti in vetrina finisse. Perdonami nonna, perdonatemi voi che lo aspettavate puntuali ogni anno, io la sfilata per premiare la più bella l’ ho sempre trovata come la fiera di certi piccoli paesi dove si andava per scegliere gli animali. Tra questi, il cavallo, maestoso ed elegante, si sceglieva dai denti. Ecco, Miss Italia mi ricordava quello, una fiera di paese. La Rai ha deciso di eliminare il concorso di bellezza dal momento che il contratto con la Miren, ( società che fa capo proprio alla Mirigliani ) è scaduto con l’edizione dello scorso anno. A viale Mazzini hanno fatto i conti: lo scorso anno i costi sostenuti sono stati di 4 milioni di euro per due puntate e i ricavi di un milione e mezzo. In tempo di crisi risparmiare sulla bellezza non sembra una cattiva idea.
Peccato che Patrizia Mirigliani non sia daccordo su questa scelta, e con lei anche Silvana Amati, che ha mandato avanti un interrogazione firmata al ministro per lo sviluppo economico Flavio Zanonato sul perchè la Rai abbia deciso di non trasmettere le serate finali del concorso. Nel frattempo il direttore di Raiuno, Giancarlo Leone, in risposta ha twittato: La vera bellezza è dentro le donne. Abbiamo già raccontato troppo quello che c’è fuori. E’ tempo di cambiare.
La senatrice Amati ha comunque ribattuto che che Miss Italia è stato un importante veicolo per campagne di comunicazione sociale, contro l’anoressia, a sostegno delle donne invalide sul lavoro, anche contro l’abbandono degli animali e del randagismo; Prima di cancellare un evento entrato nella storia del costume si poteva ripensare la formula. Forse il problema non è la formula di missi Italia ma la formula per risolvere i problemi reali dell’Italia.