Quando si parla di talent show spesso ci si focalizza sui concorrenti. Scelta giusta e sacrosanta, sono loro i protagonisti indiscussi di un programma che si basa (o dovrebbe basarsi?) sul talento dei suoi partecipanti. Spesso, però, il successo e la credibilità di un format dipendono soprattutto dai giudici della trasmissione. Non vi è mai capitato di chiedervi: “se in quella poltrona avessero messo il mio lattaio, magari avrebbe detto due cose più interessanti”?. Io si, spesso, e quindi perché non giudicare i giudici dei talent?
Partiamo dal fenomeno televisivo dell’anno, The Voice of Italy: in America hanno Shakira, Christina Aguilera e Will I Am, e noi abbiamo Riccardo Cocciante, Noemi, Piero Pelù e Raffaella Carrà. Tralasciando gli impietosi paragoni, i quattro giudici hanno mostrato inizialmente un’ottima sintonia. Quattro cantanti diversi, quattro generazioni diverse e quattro generi totalmente diverse. Con il passare del tempo, però, i giudizi stucchevoli e mielosi hanno iniziato a stancare il pubblico, che si è “ribellato” attraverso un piccolo calo di ascolti. Presi singolarmente, però, sono più le novità positive che quelle negative:
Noemi, inizialmente giudicata male a causa della giovane età, ha dimostrato di essere molto competente e attenta con i propri cantanti. Durante le prove, soprattutto, ha dato ottimi consigli, mostrando un’ottima conoscenza musicale. Per dire, nella concorrenza, Emma Marrone esce invece con un CD pieno di canzoni che sembrano plagiate e durante le puntate di Amici non fa altro che auto-schierarsi, mettendo in ombra i proprio cantanti. Anche durante le riunioni di squadra, alla fine si parla sempre e solo di lei. Il paragone tra la rossa e la bionda, almeno per ora, va tutto a favore di Noemi.
Andando avanti, se Raffaella Carrà ha confermato le sue ottime qualità televisive (imperdibili le sue faccette e le sue risate, già diventate simbolo di questa edizione) Piero Pelù ha mostrato un lato inedito: divertente, a tratti comico, ma sempre attento a non trascurare il talento. Unica nota stonata, a mio avviso, Riccardo Cocciante: poco televisivo e a tratti troppo lento. Unica nota positiva: la perfetta imitazione di Ubaldo Pantani a Quelli Che.
Ma passiamo ad X Factor: abbandonata quasi del tutto la giuria migliore di sempre (o almeno, così loro l’hanno definita) adesso è scattato il toto-giurato. Con l’abbandono, forzato, di Morgan e Arisa, adesso si parla di Malika Ayane, Fedez e addirittura Gigi D’Alessio. E a loro dovrebbero aggiungersi i confermati Mika e Simona Ventura. In pratica avremo: un cantante straniero che non sa dire due parole in italiano e una conduttrice italiana che non sa cosa siano le canzoni straniere. Se inoltre la presenza di Gigi D’Alessio fosse confermata, noi italiani riusciremo nell’impresa di rovinare uno dei format mondiali con più successo in assoluto.
Ma chiudiamo con Amici: chi sono i giudici? Luca Argentero, Sabrina Ferilli e Gabry Ponte. Li guardi e pensi subito che sia iniziata una nuova edizione di Scherzi A Parte. Simpatici, bravi nel loro mestiere, ma fino ad ora hanno dimostrato di intendersi di musica così come io mi intendo di ingegneria spaziale.
Poi guardi gli ascolti e resti doppiamente stupito: come fa ad avere credibilità un programma del genere? E’ proprio vero, nella nuova televisione ognuno ha il giudice che si merita.