Oggi andrà in onda una nuova puntata de “Le Iene Show”, ecco tutti i servizi che vedremo e che sicuramente faranno discutere durante la settimana. Da Anna Oxa al direttore del settimanale Nuovo.
Ieri vi abbiamo già accennato del servizio della iena Nadia Toffa, che ha intervistato Anna Oxa in merito alle sue dichiarazioni contro Sanremo. La cantante è convinta di essere stata esclusa per motivi politici e ritiene che abbiano invitato Albano, Toto Cotugno e gli altri per assecondare il piacere della Russia, che altrimenti non avrebbe acquistato i diritti del festival.
A seguire ci sarà il servizio sulle conseguenze e le polemiche suscitate dopo le interviste pubblicate dal settimanale Nuovo e smentite dagli stessi vip intervistati. La iena Filippi Roma si è recata dal Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino e, mostrandogli il servizio andato in onda, gli ha chiesto spiegazioni ha riguardato. Iacopino ha risposto:
“L’ordine deve prendere dei provvedimenti che, nel caso fosse verificato che si tratti di pura invenzione, io mi auguro siano molto severi, perché comportamenti come questo pregiudicano l’onesto lavoro di migliaia di giornalisti in questo paese.”
Iena: “Nel caso in cui il procedimento dell’ordine confermasse che queste interviste sono inventate, che misure verrebbero adottate nei confronti di Signoretti?”.
Iacopino: “La legge prevede sanzioni che vanno dall’avvertimento alla radiazione”
Iena: “Nel fare questo servizio noi Iene abbiamo sbagliato in qualcosa?”
Iacopino: “No, avete fatto il vostro dovere”
E mentre anche nella conservatrice Inghilterra, la legge si avvia verso i matrimoni gay, in Italia c’è una associazione che sostiene di poter curare l’omosessualità, considerata da loro come una malattia dovuta a diverse cause. Un servizio delle Iene, grazie a un complice, riuscirà a documentare cosa accade nei seminari della durata di una settimana, pagati a caro prezzo, che farebbero “guarire” dall’omosessualità.
Enrico Lucci infine intervisterà gli operai della Fiom, assunti a Pomigliano, che sono dispensati dal lavoro e costretti a stare a casa nonostante percepiscano lo stipendio.