Savino Zaba sta vivendo un periodo davvero ricco di impegni importanti. Oltre ai successi di Storie Vere – lo spin off di UnoMattina che conduce da due anni insieme a Georgia Luzi – e Ottovolante – il programma radiofonico in onda su RadioDue-, Zaba tornerà presto in teatro con una nuova tournèe. “In tutto questo mi sono rimesso a studiare per prendere la laurea in Lettere e dovrei anche fare anche il padre. Le giornate di 24 ore cominciano a starmi strette“, dice Savino.
Cosa piace al pubblico di Storie Vere?
Piace il fatto che, finalmente, un programma televisivo racconta delle storie vere, i cui protagonisti sono la gente comune. Non ci sono attori, nè finzione: sono anni che assistiamo a programmi studiati a tavolino dagli autori, con attori e sceneggiature. Invece con il nostro programma la gente si riconosce nelle nostre storie. E poi, diciamolo, ci sono finalmente due conduttori giovani sull’ammiraglia Rai. Noi ci mettiamo la nostra freschezza, la nostra spontaneità.
Storie Vere per te si tratta della prima esperienza in un programma importante su RaiUno. Con che stato d’animo stai vivendo quest’esperienza?
E’ l’esperienza più importante per me. Ho l’occasione di rivolgermi ad un pubblico ampio, in un orario importante. Adesso la sto vivendo bene, i primi mesi invece ero un po’ spaesato.
Ti sei trovato in difficoltà?
Più che in difficoltà, volevo capire dove fossi. Adesso sto imparando e sto crescendo. Il mio rapporto con la telecamera è cresciuto moltissimo.
Qual è stata la storia vera che più che ti appassionato?
Ce ne sono state tantissime che mi hanno emozionato seriamente e mi hanno fatto commuovere. A me piacciono molto i momenti più leggeri e divertenti. Nella settimana di Sanremo ci occuperemo del Festival e lì potrò divertimrmi, cantare…
Sei un fan del Festival?
Sono un fan della musica, sicuramente. Sono cresciuto con il mito del Festival della canzone italiana.
Della coppia Fazio-Littizzetto cosa ne pensi?
Sono arrivati al momento giusto. E’ la coppia migliore da proporre adesso. Tra qualche anno ci sarà la coppia Luzi-Zaba, perché no.. (ride, ndr).
A proposito di Georgia, come sono i vostri rapporti?
Sono molto buoni. Ci stiamo conoscendo piano piano, sta crescendo il nostro feeling sia in studio che fuori. Abbiamo imparato a conoscerci, conosciamo i nostri difetti. Ci rispettiamo molto.
Avete avuto scontri?
Ci sono stati momenti di difficoltà, ma sono stati superati con maturità. Io e Georgia ci siamo resi conto che per noi questa è un’occasione importante. Non è da tutti condurre un daytime su RaiUno in una fascia oraria di così grande visibilità. Quindi è importante rimanere coi piedi ben saldi per terra.
Georgia sul lavoro viene chiamata “caterpillar” perché perfezionista. E’ vero?
Sì, ma anche io non scherzo. Siamo due “caterpillar”, su questo siamo abbastanza simili. Siamo due meticolosi, curiamo ogni minimo dettaglio. In più non abbiamo mai letto una solo riga del copione attraverso il gobbo, studiamo molto prima: è questa la nostra arma vincente. Il trucco per far ciò è la preparazione
Fate anche lavoro di redazione, scegliete le storie?
Siamo presentissimi. Ogni giorno partecipiamo attivamente alla scrittura dei copioni, diciamo la nostra opinione e contribuiamo al miglioramento della trasmissione.
Secondo un rumors di Panorama, Georgia potrebbe essere sostituita da Lorena Bianchetti. Preoccupato?
E’ una notizia che ho letto con voi su internet. Non ne so assolutamente nulla. Nessuno mai mi ha comunicato nulla. Io però sono tranquillo e sono pronto a qualsiasi cosa.
I tuoi esordi coincidono con la radio. Hai iniziato a Radio Arcadia. Cosa significa per te fare radio?
Ho sempre sognato di fare la radio, ho iniziato a 15 anni. La radio è sempre stata la colonna sonora della mia vita e quest’anno festeggio i 26 anni di radio. La radio è fantasia, spontaneità, ritmo, freschezza. E’ ancora un mezzo con cui ci si può divertire.
Ti senti più a tuo agio in tv o in radio?
Adesso comincio a sentirmi a mio agio anche in televisione, ma avendo fatto più radio sono più a mio agio in radio. E sul palcoscenico. Sono cresciuto facendo gli spettacoli nelle piazze e nei teatri. Il 1 Marzo partirà la tournée del mio spettacolo teatrale.
E’ un periodo ricco di impegni..
Mi sono anche rimesso a studiare. Dovrei laurearmi in Lettere, spero il prima possibile. In tutto questo dovrei fare anche il padre. Le giornate di 24 ore cominciano a starmi strette.
Tuo figlio ti ha cambiato?
Mi ha portato fortuna, mi ha responsabilizzato. Adesso è mio figlio al centro del mondo, non più io. Niccolò mi ha fatto crescere come uomo.
Una curiosità: il tuo vero cognome è Zabaione, Zaba è il tuo cognome d’arte. Perché hai deciso di accorciarti il cognome?
Da sempre tutti mi chiamano Zaba, sin dai tempi della scuola. Mi sono reso conto anche che Zabaione era metricamente tutto storto. In realtà sarebbe un perfetto nome d’arte, il mio cognome è l’unico in Italia. Nessun altra famiglia ha il mio cognome: è molto originale.