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Rita Levi Montalcini, intervista di Fabio Fazio il (non) ricordo del servizio pubblico.

Levi Montalcini è morta ieri 30 dicembre 2012, all’età di 103 anni. Fabio Fazio l’aveva intervistata per il programma “Che tempo che fa…” nel 2009, in occasione del suo centesimo compleanno. In memoria di Rita Levi Montalcini, Rai Tre ieri sera ha trasmesso l’intervista integrale. Il minimo sindacale per una TV di Stato, che ci ricorda continuamente di pagare il canone perché è una tassa di possesso. Altro che servizio pubblico.

Il canone è un tributo dovuto da chiunque possegga un televisore (e un computer). È una tassa di possesso, semplicemente. Come il bollo della macchina o l’Imu? Poco importa, il punto è che, tutto sommato, si possono anche non guardare i canali Rai, tanto la TV di Stato ha abdicato da un pezzo al suo ruolo di servizio pubblico.

Ieri è morta all’età di 103 anni una donna straordinaria, simbolo di questo secolo, un’icona della scienza, una studiosa che ha dedicato la vita alla medicina e alla ricerca, un esempio per le nuove generazioni. Una donna che ha incarnato un modello culturale forte e sano, prezioso per i giovani, per le ragazze, in questi tempi specialmente. Una senatrice a vita, ma prima ancora un Premio Nobel, che superati i 100 anni ha continuato a darsi da fare perché la ricerca nel nostro Paese fosse tutelata, criticando apertamente l’intoccabile governo tecnico (e non solo) che puntualmente ha lasciato cadere tutti i suoi appelli. Viene da chiedersi: se non ora quando? Ma nemmeno la Rai risponde.

C’è da indignarsi, perché gli italiani si meritano di più. Le donne, gli uomini e tutti i ragazzi che studiano oggi, nonostante tutto e tutti. Se lo meritano quelli che consumano occhi e matite sui libri, quelli che non smettono mai di studiare, quelli che decidono di restare, quelli che sono costretti a partire. Ma su Rai Uno va in onda “L’Isola”.

C’è da dire che la Rai se non altro non è ipocrita, come molti dei politici che la compiangono. E si limita semplicemente (eccetto Rai tre, appunto) a dare la notizia nei telegiornali. Al pari dell’ottantesimo compleanno di Paolo Villaggio, qualche giorno fa. Dopo tutto, sempre meglio di Mediaset che con il tg5 ha dimostrato d’avere un solo padrone, ma non ci chiede il canone, pure se possediamo un televisore.

 

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