Sanremo 2013, quasi certo il rinvio. E se dietro il voto anticipato fosse presente il timore da parte di Silvio Berlusconi per il Festival di Sanremo di Fabio Fazio?
“Non credo, ma sarebbe una bella idea che lui decidesse, a prescindere, chi è il conduttore del festival”, ha detto con ironia Fazio, in un’intervista mandata in onda da Domenica in – L’arena, presentata da Massimo Giletti. Ad animare il dibattito in studio su Raiuno, il probabile rinvio della kermesse canora a causa delle elezioni, ma soprattutto le battute di Luciana Littizzetto sul Cavaliere a Che tempo che fa domenica scorsa.
“Il Festival si farà. È chiaro però che si tratta di una macchina grande, organizzata da tanto tempo: spostare tante persone, soprattutto quelli che lavorano al progetto da mesi, non è semplice. Uno slittamento dunque significherebbe perdere ospiti e un racconto della realtà. Si fa presto a dire spostare, a fare non so. Se si votasse a marzo tutto sarebbe risolto, ma è evidente che se si votasse il 17 febbraio, andare in onda fra 12 e 16 sulla prima rete di Stato, che si occuperebbe canzoni e non di politica, per certi versi sarebbe anche salutare, ma in prima istanza sarebbe un’anomalia abbastanza intollerabile”.
Circa i possibili timori per un Festival costituito di comici e ospiti di sinistra, Fazio spiega: “In un’affermazione del genere ci sono due presunzioni: che abbiamo invitato dei comici e che siano di sinistra. Si tratta di una riflessione antica, non più contemporanea. La Rai di oggi non può e non ha paura di assomigliare a quello che c’è fuori, nel paese. La tv deve essere rispettosa della sensibilità di tutti, ma non si può pensare che non parli dell’attualità. Se si votasse sarebbe anche un’occasione fantastica avere le elezioni in quel periodo. L’ideale sarebbe che si andasse alle urne una settimana dopo, ma siccome la realtà è un’altra… Vedremo, non ci voglio neanche pensare”.