Sara Tommasi si confessa a Domenica In, ieri domenica 18 novembre 2012. Ad assolverla c’è Don Mazzi. In studio, intervistata da Lorella Cuccarini per “Così è la vita”, parla per la prima volta davanti alle telecamere la mamma dalla ragazza, Cinzia Cascianelli. Nel frattempo Barbara D’urso, in onda sulla rete concorrente, (ci scommettiamo) si stava mangiando le mani.
Uno scoop, quello fatto dalla redazione di Domenica In. La mamma di Sara Tommasi ha accettato di parlare in televisione di sua figlia. Una scelta difficile, per una donna malata di Parkinson che è stata spesso accusata di essere responsabile della brutta fine fatta da Sara Tommasi. Non è una donna abituata a parlare davanti alle telecamere. Si intuiva dal volto teso, dalla voce tremante.
Per me il giorno più bello è quando mia figlia ha preso la laurea. Per mia figlia quando ha saputo che doveva andare all’Isola. Nella diversità di caratteri ci siamo sempre amate
Ha detto la madre, incalzata dalle domande di Lorella Cuccarini. Nella trasmissione si parla di Sara Tommasi con delicatezza, “una ragazza che si è rovinata per colpa di cattive frequentazioni”. Lorella Cuccarini è complice, comprensiva, materna. E Don Mazzi fa il prete (anche se resta meno credibile perfino di Don Matteo). E troppo ci sarebbe da dire sul fatto che (evidentemente per scelte editoriali) non siano state citate nello specifico queste cattive compagnie, di cui la Tommasi ha già abbondantemente parlato in più occasioni. Ma qui, ora, poco importa.
La madre di Sara Tommasi che parla per la prima volta in uno studio televisivo è la prova tangibile del gran lavoro di redazione che c’è dietro un programma settimanale come Domenica In. Se le telecamere fossero accese dietro le quinte, vedremmo ogni settimana redattrici e redattori alle prese con sfide difficili, quasi impossibili. Ci vuole abilità ma anche sensibilità, spirito d’iniziativa e grande empatia. Ma soprattutto rispetto, per conquistarsi la fiducia di chi accetta di raccontarsi davanti a milioni di telespettatori.
E questa sarà pure la tv del dolore, ma se chi accetta di partecipare la considera un mezzo e non solo un fine, allora che ben venga. La mamma di Sara Tommasi ha avuto la sua occasione per parlare al grande pubblico, per difendere sua figlia e se stessa, per provare a riscattare l’immagine della ragazza da un punto di vista mediatico. Se poi, spenti i riflettori, Sara Tommasi riesca veramente a riscattare se stessa, nessuno lo può ancora testimoniare. Intanto ci ha provato sul piccolo schermo. Basterà?