Carlo Conti, conduttore di Tale e quale show, in onda il venerdì sera su Rai 1, e de L’eredità, il preserale sempre in onda su Rai 1, ha rilasciato una lunga intervista a Chi. Il presentatore fiorentino ha fatto un bilancio della sua carriera televisiva.
Queste sono le principali dichiarazioni di Carlo Conti:
Vivo con grande serenità il mio mestiere. Io non lavoro per il gusto di vincere, ma per il gusto di lavorare. Mi considero ancora un po’ un artigiano: seguo il dettaglio, sperimento, cambio. A volte, te lo confesso, arrivo a maggio e mi dico: “Ma chi te lo fa fare a provare un format nuovo?”. Poi mi metto lì, tranquillo, ci lavoro e riscopro il gusto del fare. So fare questo mestiere solo così.
Carlo Conti afferma di non avere lo stress da Auditel:
Vivo tutto in modo sereno. Che vada bene o meno bene, il mio motto resta sempre lo stesso: “Tenere i piedi per terra e pedalare”. L’importante è non farne mai un dramma: cerco sempre di imparare, anche dagli errori.
Conti accetta la definizione di conduttore “normale”, con i piedi per terra:
La normalità è un vantaggio perché diventi una garanzia. I telespettatori da me si aspettano un certo stile, un grande rispetto per gli ospiti e per chi sta a casa: si ride e si gioca, ma in maniera sempre corretta ed educata. In questo periodo dove tutto è urlato, qualcosa di normale è addirittura rassicurante.
Carlo Conti, per quanto riguarda il termine della sua carriera, vorrebbe smettere quando l’entusiasmo e la passione verranno meno:
Io continuerò fino a quando mi divertirò. Fino a quando riuscirò a fare questo lavoro in modo artigianale. Faccio ancora le scalette del programma a mano, mi piace cambiare le cose all’ultimo momento, controllare una luce in studio, la lunghezza della gonna di una ballerina. Fino a che avrò lo stesso amore, la stessa passione, continuerò. Quando tutto questo non ci sarà più, smetterò. Senza drammi.
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