La Tv Ribelle – il magazine quotidiano in onda ogni giorno alle 18, su RaiGulp – è tornata a dar la parola ai teenager che hanno trovato, grazie ai conduttori Benedetta Mazza e Mario Acampa, uno spazio dove potersi esprimere e “ribellarsi” alla società che li circonda.
La Tv Ribelle è un esperimento riuscito?
Direi di sì. E’ stata un’esperienza nuova sotto molti punti di vista: io e Mario eravamo “nuovi”, non avevamo conduzioni importanti alle spalle; così come era nuova l’impostazione del programma. Per il momento sembra che stia funzionando bene.
Una volta finita l’esperienza a L’eredità, ti aspettavi di essere chiamata per questo ruolo?
E’ stata una sorpresa. Fare questo lavoro è sempre stato un mio grande desiderio; sto facendo un lavoro che mi piace, anche se so che è difficile e particolare. In questo senso è importante trovare la fiducia delle persone con le quali lavori e che ti danno l’opportunità di metterti alla prova. Per me è stata una scommessa e spero che possa essere un inizio per la mia carriera.
Ti senti una conduttrice?
Mi sento una conduttrice, ma sono veramente agli inizi; non mi metto sullo stesso livello delle grandi conduttrici dello spettacolo per esperienza ed età. Sto crescendo e devo ancora migliorarmi: devo studiare, devo aggiornarmi, devo essere consapevole del mondo che mi circonda.
Nel gruppo autorale de La Tv Ribelle c’è anche la giornalista e conduttrice tv Monica Setta. Ti ha dato qualche consiglio?
Monica è una grande autrice: è sempre molto disponibile, ha un lessico eccezionale, ha un sacco di conoscenze… Ho tanto da imparare da lei. Oltre a Monica, anche tutti gli altri autori sono fantastici, siamo una bella squadra.
Ti senti migliorata rispetto allo scorso anno?
Piano piano sto imparando i trucchi del mestiere, visto che questo è un mestiere che si impara sul campo. Quando ho iniziato a condurre ero molto imbarazzata ed innaturale, adesso mi sento come se fossi a casa mia. E’ una bella sensazione.
Con Mario come ti trovi?
Sono molto contenta di lavorare con lui. Prima di iniziare la Tv Ribelle non ci conoscevamo, ma ci siamo presi subito in simpatia. Per me è diventato un fratello ed un confidente.
E’ difficile realizzare una trasmissione rivolta ai ragazzi?
Non è difficile. Io e Mario siamo giovani, siamo i loro “fratelli maggiori”. Cerchiamo di creare una situazione “da pub”, dando spazio alle opinioni di tutti.
Perché un ragazzo dovrebbe guardare la vostra trasmissione?
Perché è una tv fatta appositamente per loro. Nel nostro programma i giovani possono parlare e trovare uno spazio dove esprimersi. Vogliamo proporre una gioventù sana, con la voglia di dimostrare che c’è.
Che tipo di teenager sei stata?
Ho avuto un adolescenza tranquilla. Passavo le giornate a studiare, stavo tanto tempo sui libri. Inoltre due volte a settimana andavo a danza. Non facevo le fughe da casa, sono sempre stata più responsabile dei ragazzi della mia età.