Massimo Giletti, da un paio di settimane, è tornato al timone di Domenica In – L’Arena, il programma di approfondimento in onda su Rai 1. Il conduttore ha espresso nuovamente la sua soddisfazione per il successo del suo programma in un’intervista rilasciata a Vero.
Queste sono le sue dichiarazioni a riguardo:
L’Arena è un prodotto vincente da molti anni, con una media di 4 milioni di telespettatori e il 22% di share, per cui non credo sia bene apportare grandi cambiamenti. La novità è legata ai temi che scegliamo di trattare e che rendono ogni puntata diversa dall’altra. Quest’anno cercheremo di essere ancora più legati all’attualità, scegliendo gli argomenti praticamente all’ultimo minuto.
Giletti ha parlato anche della sua squadra di lavoro:
Una squadra di 15 autori, capitanata da Fabio Buttarelli, che per me è come un fratello. Siamo molto diversi, ma per questo alla fine risultiamo complementari. E poi è bravo a sopportarmi quando lavoro.
Il conduttore ammette di essere molto esigente:
Per stare al mio livello, si deve sempre pretendere molto, non guardando mai a quello che è stato o alle vittorie di ieri, ma concentrandosi su quello che si deve fare domani, perché se allenti la tensione è finita.
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Sentendo nell’Arena di oggi il Sen. Gasparri difendere la categoria dei politici asserendo che ci sono tante altre caste privilegiate in Italia, quali i magistrati, i professori universitari ed altro, mi è venuto spontaneamente da commentare che, prima di tutto questo non giustifica assolutamente il comportamento dei politici e, secondariamente, i politici si trovano in quel ruolo, eletti dai cittadini, proprio per impedire che esistano categorie professionali, compresa la loro, dove vige l’assoluto nepotismo, la corruzione, l’abuso di potere e lo spreco di danaro pubblico. Se ancora non hanno chiari questi semplici concetti, penso che siano totalmente inutili, anzi dannosi, alle crescita dell’Italia. Basterebbe copiare le regole che esistono già da moltissimo tempo nei paesi più avanzati del nostro e assicurare il rigoroso rispetto di tali norme per eliminare tutti i vecchi mali dell’Italia, ma viene da pensare che non ci sia la volontà di farlo, soprattutto sentendo affermazioni come quelle di Gasparri. Non certo migliore è la situazione guardando a sinistra, dove spesso si sente dire che loro sono diversi, che non sono corrotti e che non sprecano il danaro pubblico: niente di più falso; anche loro godono di privilegi enormi e si guardano bene dal ridursi stipendi ed altri benefit esagerati; inoltre difendono strenuamente il finanziamento pubblico dei partiti che porta loro un mare di soldi senza nessun controllo su come vengono spesi. Quindi anche la sinistra ha le sue colpe se l’Italia versa in questa situazione.