Ancora novità riguardanti il Festival di Sanremo 2009: oggi parliamo di Eleonora Abbagnato, dei Gemelli Diversi e proponiamo l’ennesimo capitolo della polemica sulla canzone di Povia, rendendovi conto dell’iniziativa dell’Arcigay.
Partiamo dall’étoile della danza Eleonora Abbagnato: la ballerina del’Opéra Garnier di Parigi sarà una delle prime donne che affiancheranno Paolo Bonolis al Festival.
Capitolo Gemelli Diversi: il gruppo, ospite del programma radiofonico, America me senti, sperano di colpire le coscienze dell’ascoltatore con la loro canzone Vivi per miracolo (“una preghiera moderna”), che raccontano storie di aborto, baby prostituzione e violenza domestica in maniera cruda e violenta.
Capitolo confronto Povia – Arcigay: Aurelio Mancuso ha deciso di promuovere durante l’ultimo giorno di festival una manifestazione a Sanremo, che invaderà le strade della città con la gaia felicità dell’Arcigay, per rispondere alle provocazioni della canzone:
La canzone si prefigura come un’operazione furbissima, molto ben congegnata, che fa passare un messaggio molto semplice: ragazzi guarite perché l’unica felicità sta nell’eterosessualità. A noi non è stata data la possibilità di rispondere ad armi pari e intendo anche agli esperti, agli psichiatri, agli psicologi, che contestano, e giustamente, quello che si vuol far passare con questa canzone. A noi interessa rassicurare e far comprendere a tutta la società che l’omosessualità è una variabile naturale della sessualità e dare delle informazioni correttte.
Della questione parlano (fonte Tgcom) anche Franco Grillini (“Con sapiente e cinica regia, il duetto Povia-Bonolis lascia trapelare ogni giorno un distillato dell’operazione schifezza della cazone anti-gay con il fine di rianimare il morto che cammina ovvero il Festival di Sanremo“), Vladimir Luxuria (“Se nella più importante manifestazione canora italiana attraverso un brano sarà lecito mandare il messaggio che l’omosessualità è una malattia come farà Povia allora chiedo che in Italia nella totale assenza di diritti civili venga riconosciuto lo status di malattia di omosessualità e transessualità per avere almeno il parcheggio sotto casa e la pensione di invalidità”) e Imma Battaglia, del Dì Gay Project, che definisce il brano di Povia una canzonetta, un’ignorante provocazione.
Non ci rimane che attendere la conferenza stampa di lunedì per avere delucidazioni sugli ospiti e magari la parola fine a tutte le polemiche.