A La Stampa, Piero Angela ha spiegato il successo di Superquark in onda sulla prima rete di Stato da ormai ventuno anni:
E’ un programma chiaro, raccontato in modo comprensibile, realizzato con una consulenza scientifica, libero dall’ossessione di cercare la spettacolarità a tutti i costi. Il seme di conoscenza che lanciamo non punta solo al terreno dell’audience del giorno dopo.
Il popolare giornalista ha vissuto sulla propria pelle i vari scenari che hanno caratterizzato l’azienda di Stato:
La Rai, a differenza di tante altre aziende pubbliche, ha enorme visibilità. Se cambia il direttore di un altro ente, non se ne parla così tanto, da noi per ogni starnuto c’è un titolone in prima pagina. E poi è un’azienda molto appetita dai partiti. Naturalmente l’aumento enorme del numero dei canali ha influenzato gli ascolti, gli spettatori si distribuiscono, e tutti perdono audience. A noi finora questo non ha creato problemi, non siamo mai scesi sotto i livelli che ci permettono di andare in onda.
Nessun tentativo di censurare da trattere nel corso degli anni:
Nessuno è mai venuto a dirmi niente, la tv raggiunge il grande pubblico familiare, tutto si può comunicare con un linguaggio civile e noi non abbiamo mai cercato di farci pubblicità con le polemiche.
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