La premessa è d’obbligo: chi scrive rispetta ogni sentenza emessa da un tribunale; lo stesso è accaduto anche in questo caso. Una delle notizie calde odierne è stata quella riguardante i presunti abusi nell’asilo di Rignano Flaminio: oggi è stata emesso il verdetto dal Tribunale di Tivoli, che ha assolto perché “il fatto non sussiste” in primo grado i 5 imputati per violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza, con l’aggravante di sevizie e crudeltà. Tra le persone coinvolte c’è anche un autore televisivo, Gianfranco Scancarello (quando scoppiò lo scandalo, lavorava con Paola Perego a Buona domenica). Per questo motivo ne scrivo qui. In particolare mi sembra interessante una riflessione su quanto accaduto su Twitter, di riflesso a quanto detto a Pomeriggio Cinque. Dopo il salto proverò a ripercorrere la vicenda, consumatasi poche ora fa. In fondo al post anche una piccola gallery.
Nel pomeriggio Barbara d’Urso ha dato in diretta su Canale 5 la notizia del verdetto emesso dal tribunale di Tivoli. Su Twitter (e non solo) è scoppiata la guerra tra colpevolisti e innocentisti. Tra quest’ultimi alcuni uomini e donne di televisione. Marco Salvati, autore del game show di Paolo Bonolis (che ha ospitato qualche anno fa a Il senso della vita proprio Scancarello), Avanti un altro, per esempio ha scritto direttamente all’account di Barbara D’urso per protestare, senza mezzi termini:
Cara
@carmelitadurso ti voglio bene e lo sai. Ma quello che è successo ora a#pomeriggiocinque su Rignano è inqualificabile. Dovevo dirtelo.
Salvati poco prima infatti aveva scritto:
La D’Urso legge “sconvolta” la sentenza di assoluzione di Rignano. Il suo pubblico abbaia rabbioso. Loro hanno deciso che sono colpevoli.
Anche Paola Perego sembra non aver preso bene l’uscita della D’urso (sebbene non faccia nomi):
A queste persone superficiali che usano la tv come gogna dico: vergognatevi.
Della stessa idea anche Georgia Luzi:
finalmente. Lo aspettavo da tempo. Un uomo,un amico, a cui hanno distrutto la vita. Ma ora, forse, puó ricominciare
Aggiungendo, in riposta al tweet della collega:
non ho parole Paola. Ma come si fa? Ma l’etica? La professionalità? Hanno ancora un valore? Mah.
Salvati, laconico, ha così:
@peregopaola@GeorgiaLuzi è anche una testata giornalistica!!!
Tra i tweet di solidarietà nei confronti dell’autore anche quello di Lorella Cuccarini (ma probabilmente la rassegna sarebbe più ampia ancora).
Questa la cronaca; ora una piccola riflessione, ribadendo il fatto che è lontanissima da me l’idea di voler anche soltanto criticare la sentenza: perché questi uomini e donne di televisione non s’indignano più spesso, anche per vicende che non riguardano direttamente un loro amico? O forse Barbara d’Urso è così tanto parca di comportamenti “inqualificabili”? Insomma, quando qualcuno che la tv la fa, la pensa e la scrive, si indignerà su Twitter (o in tv) per un immigrato accusato ingiustamente? Quando qualcuno che la tv non solo la vede, ma la vive da dentro, si indignerà di fronte alle vergognose strumentalizzazioni perpetrate nei confronti delle povere Sarah Scazzi, non soltanto, purtroppo, da Pomeriggio Cinque?
Va bene l’amicizia, ma il senso civico dovrebbe esserci sempre.
Gianfranco sei un grande torna a vivere ed infischiati di tutte queste frottole. Io ti aspetto a Podere Giulio propio come una volta…La forza dei grandi e’ nel vivere quotidianamente con grinta la stessa che ancora vedo nei tuoi occhi propio come una volta….Ti aspetto…Pietro..