Filippa Lagerback, il volto storico che accompagna Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Libero. In passato alcuni hanno ironizzato sul suo ruolo nella trasmissione di Raitre, molto defilato e talvolta pleonastico. La svedese non si scompone:
Quel che conta è lavorare duramente, crescere senza prendere scorciatoie e potersi guardare serene allo specchio. Poi, chiamatemi come volete. Io so dove posso e voglio arrivare.
Ed ancora:
Il programma è talmente intelligente e interessante, che mi rende orgogliosa solo il fatto di rientrare nel cast. E anche se piccolo, il mio non è certo un ruolo degradante.
A chi le attribuisce somiglianza con le veline, la Lagerback replica così:
Quella delle veline è una polemica gonfiata: sono due brave ragazze, pulite, che sanno ballare. Semmai trovo più discutibili le giornaliste sportive: ragazze giovani che, in uno studio popolato da uomini in giacca e cravatta seduti dietro a un bancone, si propongono davanti, su uno sgabello, con tanto di minigonna e tacco. Un look che non c’entra niente con l’ambiente sportivo.
La 39enne, che da sabato pomeriggio (ore 15) si propone, non a caso, come conduttrice, al fianco di Pino Strabioli, del programma di La7d That’s Italia (Sono molto contenta: è un bel progetto che mi rappresenta e mi dà la possibilità di esprimermi più di prima), ha un’idea chiara sul presunto maschilismo imperante nel piccolo schermo italiano:
In realtà noi donne stiamo prendendo piede. Ormai i volti più potenti sono in rosa: Maria De Filippi, Milly Carlucci, Simona Ventura, Michelle Hunziker… Ci vuole solo un premier donna! E più solidarietà al femminile.
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