Durante il seminario Tv Ludens, tra bisogno e abuso, Carlo Conti ha espresso massima preoccupazione per il successo e il dilagare del Poker in tv. Secondo il conduttore, l’avvento del gioco d’azzardo sul piccolo schermo può essere molto pericoloso per i giovani.
Queste sono le dichiarazioni riportate da AdnKronos:
Mi preoccupa molto l’avvento del poker in tv. Fossi io a decidere allargherei la fascia protetta a ben oltre le 22. Il poker così come il gioco d’azzardo in generale, e’ una illusoria scorciatoia di facili guadagni. Ed è uno dei messaggi più negativi che arrivano ai giovani d’oggi. Ragazzi che non sanno perdere che devono essere vincitori per forza. Ragazzi che non sanno cosa significhi accontentarsi anche del solo gusto di averci provato, non sapendo che prima di tutto la gara è con se stessi.
Il conduttore ha aggiunto:
Ciò che io considero ancora più pericoloso è che questa mania del poker sul piccolo schermo arriva da internet. I ragazzi oggi perdono sulla rete tanto tempo prezioso, perdendosi in una dipendenza che oscura la serenità e la felicità di fare mille altre cose.
Le opinioni del conduttore possono anche essere condivise ma se i tornei di poker trasmessi in tv davvero risultassero pericolosi, allora anche gli altri giochi disponibili nelle ricevitorie, scommesse, gratta e vinci e, perché no, quiz a premi in tv, potrebbero essere tentazioni di facili guadagni. Davvero basterebbe soltanto allargare la fascia protetta per diminuire il pericolo di emulazione?
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Carlo Conti contro il Poker in TV
Ero convinto che il poker fosse la tua attività preferita, mi sono sbagliato. Tu ti diverti lavorando, sei simpatico, bello, intraprendente, sportivo, affascinante, bravo. Vorrei raccontare, all’azienda che ti da il lavoro, un fatto accadutomi. Si tratta di un diverbio con una persona (da me sconosciuta) per difenderti dalle sue antipatie ed i suoi insulti: “non sei qui, non sei lì, solo lui è sempre in TV. Ci sono anche altri personaggi che possono prendere il suo posto, bravi, belli e boni”. Sono rimasto sbalordito da questi suoi giudizi.
Il diverbio è ripreso con molto garbo tuttavia, francamente, non ho capito la sua esibizione di antipatia contro di te. Io ti ho difeso dicendogli: “Ma cosa hai da dire contro Carlo?”, lui replica: “ma non hai capito niente, ti spiego: è sempre abbronzato, ride come una scimmia, sembra il padrone della TV, salta da una trasmissione ad un’altra, invita molti toscani, mangia solo lui, fa il bono, il bello e il cattivo. E’ sempre onnipresente, lasciatelo a riposo un po’…”.
Ho voluto raccontare questo diverbio in quanto non comprendo la violenza nei tuoi confronti. Io nutro per te grande stima come attore, ballerino, cantante, comico e chiacchierone. Eppure, un po’ di riposo non ti farebbe male.
…Accontenteresti anche quel signore sgarbato…
Guglielmo B.Y,