Intervistati dal settimanale Chi Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, storici conduttori de Le Iene, hanno senza mezze misure attaccato Davide Parenti, l’ideatore dello show di Italia Uno, quest’anno orfano dei due liguri. Secondo la coppia di comici sarebbe stato Parenti a voler il loro allontanamento dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2011:
Quando uomini di una certa età si mettono in competizione con i giovani perdono la testa: sembrava che a lui il nostro successo non facesse piacere e che ogni minuto di monologo preso per noi fosse rubato al programma. Avevamo il freno a mano tirato, anzi la macchina era già parcheggiata e non per volontà nostra. Avevano già provato a sostituirci in passato e poi ci hanno richiamato…
I due, che stanno per tornare in tv alla conduzione di Scherzi a parte, hanno parlato anche delle loro compagne di viaggio. Da Cristina Chiabotto a Ilary Blasi:
Quando è arrivata Cristina era uno dei talenti più belli che avessi mai visto, avrei scommesso su di lei. Solo che era molto giovane, malgestita e non si lasciava andare. Con Ilary Blasi e Alessia Marcuzzi c’era complicità, sembrava di essere in terza media. Per dire una cosa a Cristina, invece, bisognava prima parlare con la sua agente.
Per quanto riguarda i loro sostituti in questa stagione le uniche riserve sono su Luca Argentero. Luca prima ha scherzato su Pippo Baudo (usando una metafora un po’ antica, però, per il mondo del calcio attuale):
Quando ho saputo di Pippo Baudo ho pensato: ‘Qualcosa di buono nella vita ho fatto, se mi sostituisce Pippo Baudo! È come se esci in una partita di calcio ed entra Ronaldinho!
Paolo ha aggiunto più seriamente:
Ho visto solo alcune cose, Brignano mi piace, anche Gassman, mentre Argentero mi è sembrato più a disagio. Di certo si sta capendo che avere con Ilary un duo rodato, con ritmi e tempi precisi, aveva un perché.
Infine parole non tenere nei confronti di Mauro Mazza, direttore di Rai1 che, dopo la loro recente perfomance a Sanremo, ha fatto intendere che in Rai i due avevano fatto una satira che altrove non avrebbero fatto:
Stimo Mauro Mazza, lo dico sul serio, è una brava persona, intelligente, un bravo direttore ed è per questo che posso dire che quel giorno ha detto una scemenza. Avrà avuto buoni motivi per farlo e non gli abbiamo risposto subito proprio perché gli vogliamo bene e non volevamo metterlo in difficoltà.
Paolo ha chiuso:
Mazza, per salvare la propria posizione, doveva prendersela con qualcuno. Non posso credere che la stessa persona, che ho apprezzato l’anno scorso, quest’anno abbia detto certe inesattezze. Voglio solo ricordare che, due giorni dopo la caduta delle torri gemelle, abbiamo fatto la parodia di Bin Laden su Italia Uno. Posso capire la sua autodifesa, ma, la prossima volta che lo incontro, gli dico di andarci piano.
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