La banda di Tintoria Show si scatena per la terza volta in seconda serata su Rai3, in forma più smagliante che mai.
Il programma, creato da Gregorio Paolini e Simonetta Martone si presenta, anche a detta del presentatore, l’attore e musicista italo-giapponese Taiyo Yamanouchi, come un vero e proprio varietà comico.
La comicità esplode senza troppi preamboli, passando un rapido testimone da un personaggio all’altro, senza mai battere la fiacca.
Il programma in onda su Rai3 a partire da venerdì 4 gennaio e sui nostri schermi tutti i venerdi alle 00:15, dopo Primo Piano, ci offre un campionario di personaggi estremamente variegato e multiforme tra cui possiamo “scegliere”.
L’unico fattore comune che ho notato è stato il ritmo sostenuto col quale vengono eseguite le varie gag, il che all’inizio spiazza, dato che anche lo spettatore che vede il programma la prima volta tende inizialmente a subirlo.
Tuttavia passati i primi momenti in cui si cerca di impossessarsi della struttura, e di prendere il ritmo con i personaggi si cominciano a riconoscere delle simpaticissime invarianti, e si ha una visione più completa dell’intero marchingegno piuttosto che dei singoli pezzi.
I personaggi sono i personaggi di un varietà comico, e le caratteristiche ci sono tutte: grotteschi, con le espressioni alterate, casinisti, ben truccati, e armati di una sequela di battute fulminanti. Mi sono trovato letteralmente piegato in due dal ridere nel vedere la parodia del Commissario Montalbano, del quale sono stati colti sapientemente i tratti salienti da Sergio Friscia. E non è tutto.
Il condutore Taiyo Yamanouchi è affiancato dalla bellissima venezuelana Ainett Stephens, vero piacere per gli occhi. I due sono circondati da una fauna che comprende, tra gli altri, la simpaticissima “soubrettina” Lisa Fusco, reduce da L’Isola dei Famosi, e per questo analizzata con interesse dalla Tintoria.
E’ la volta poi del rumeno Zoran (Max Paiella) che duetta con il marocchino Aziz (Luciano Manzalini), per non parlare del mitico Dottor Asl, la parodia del Dottor House con Stefano Disegni e il resto del “personale” della Tintoria temporanemanete mutato in personale di corsi ospedaliera.
Il nome della trasmissione le rende giustizia sotto molti aspetti. La prima cosa che mi viene in mente è una lavatrice piena di vestiti colorati che girano, e questo non può che rimandarci all’eterogeneità delle situazioni proposte.
I panni si mischiano tra di loro, si avvolgono l’uno all’altro nel loro vorticoso roteare, e così fanno i personaggi della Tintoria, interagiscono nella confusione di un unico grande studio, e l’omogeneità nell’eterogeneità si riscontra anche nel perfetto amalgamarsi dei filmati come quello in cui il Commissario Montalbano cerca di recuperare un hard-disk contenente i risultati delle elezioni.
Solo in alcuni momenti ho trovato le battute e in generale il clima un pò estremi, soprattutto per quanto riguarda la satira, ma in generale si ride tantissimo, un programma assolutamente consigliato.
In qualunque modo sia stata la vostra settimana, il venerdi sera portatela in Tintoria!