In attesa che arrivino spoiler e nuove anticipazioni sulle serie televisive americane, parliamo di serie tv d’oltreoceano, ma da altri punti di vista: durante le vacanze ci sono stati acquisti, querele e classifiche, che hanno tenuto banco negli States.
Partiamo dall’ambito giudiziario: la Warner Bros ha fatto causa alla CBS, per 49 milioni di dollari per la sitcom Two and a Half Men, perché non ha pagato una percentuale in base al successo di pubblico, come pattuito con la WBTV. Quest’ultima nel frattempo è stata chiamata in giudizio da Gavin Polone e Judy Hofflund, perché la televisione non avrebbe dato ai creatori di Gilmore Girls una percentuale del guadagno fatto dalla serie.
Cambiamo completamente discorso, dato che per sapere chi ha ragione bisogna aspettare la sentenza del giudice: la Microsoft ha deciso di produrre la seconda serie di The Guild, un prodotto ispirato al gioco di ruolo online, che è stato ideato e prodotto nella prima stagione (composta da otto episodi, di 3-6 minuti l’uno, di cui potete vederne uno sottotitolato dopo il salto), da Felicia Day (che ha vinto molti premi ed ha avuto milioni di visite).
La serie, finanziata dai fan stessi, mentre aspetta di veder realizzata la seconda stagione, potrebbe sbarcare anche in tv, come è successo a Quarterlife.
Nel frattempo, gli amanti della serialità hanno definito, sul blog del New York Post una classifica dei dieci personaggi, che vengono considerati nulli, inutili e superflui nell’andamento delle storie. A parte la decima piazza, quella occupata dalla a noi sconosciuta Mady Gosselin di Jon & Kate Plus 8, tutte le altre sono delle nostre conoscenze: in nona posizione ci sono Lexie Grey di Grey’s Anatomy e Rebecca Harper di Brothers & Sisters; in ottava Ignacio Suarez di Ugly Betty, in settima Shane Botwin di Weeds, in sesta il cast della trasmissione Stylista, in quinta Mike Delfino di Desperate Housewives e in quarta Sean Mcnamara di Nip/Tuck.
Sul podio, infine, troviamo Frannie di Greek, Vanessa Ambrams di Gossip Girl e, a sorpresa, in prima posizione Mohinder Shuresh di Heroes, che è capace solo di ricordare che da un grande potere deriva una grande responsabilità.
@ rules54:
Questa volta mi trovi totalmente d’accordo.