A Corrado Augias non sono andate giù alcune dichiarazioni del presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, circa la possibilità di privatizzare la Rai lanciata dal Presidente del Consiglio, Mario Monti a Che tempo che fa di Fazio:
Tutti coloro che hanno voglia di privatizzare la Rai si vadano a leggere la legge vigente che consente la cessione di interi rami d’azienda. Se ci fosse la volontà politica, senza dover varare nuove norme, domani mattina si potrebbe avviare la procedura di vendita di intere reti Rai. Ma c’è la volontà politica di fare questo? Io una legge che lo consente l’ho portata all’approvazione, ora vediamo alla prova dei fatti e vediamo se questo obiettivo sarà praticabile. Sarebbe invece assurdo ipotizzare commissariamenti di una società per azioni che sta risanando i propri conti. Chi fa annunci del genere dice sciocchezze, che metterebbero la Rai in grave difficoltà e contrasterebbero con le leggi vigenti. Del resto di commissariamento parlano coloro che hanno sempre avuto una concezione proprietaria dell’Azienda Pubblica. Fu proprio Giuliano Amato a denunciare il conflitto di interessi tra la sinistra e la Rai, dicendo che questo settore politico si sente padrone dell’emittenza pubblica. E questo indipendentemente da chi governi il Paese. Quindi si rispettino le sentenze della Corte Costituzionale, che limitano in maniera molto drastica il ruolo del governo ed affidano al Parlamento scelte e responsabilità. E si levi dal campo qualsiasi ipotesi di commissariamento che sarebbe inaccettabile, impraticabile ed impossibile.
Durante l’ultima puntata di Le Storie Diario Italiano, il giornalista ha bacchettato l’esponente Pdl ed il suo compagno di partito, Fabrizio Cicchitto sul disaccordo mostrato verso la riforma Monti che coinvolgerebbe il servizio pubblico:
Mi sarebbe piaciuto molto che Gasparri e Cicchitto se ne fossero ricordati quando il precedente capo del governo telefonava personalmente a consiglieri e dirigenti per proporre assunzioni, produzione di programmi, scritture di attrici e ballerine o per fare entrare in posizione direttive persone di sua fiducia nell’azienda sua concorrente. Non ci si dovrebbe nascondere dietro l’istituzione Parlamento. Tutti i partiti politici, negli ultimi anni, hanno ridotto la Rai nelle povere condizioni in cui è ridotta. Se il governo Monti porrà rimedio a questo scandalo ce ne avvantaggeremo tutti.