Oggi è nostra ospite Ilenia Bazzacco, terza classificata della prima edizione di Master Chef Italia.
Ciao Ilenia. Eri convinta di vincere?
Convinta… sai, c’è sempre quella possibilità del no. Per lo meno giocarmi la carta della finale, quello sì, ci speravo tanto.
Personalmente ero convinto che saresti stata tu la vincitrice.
Guarda, ci ho sperato fino alla fine. La mia faccia diceva tutto, ero convita di andare avanti. Penso che almeno avessi fatto un percorso abbastanza omogeneo, quindi ci ho sperato fino alla fine. Ancora adesso rosico un po’ (ride ndr).
Credi che l’incidente avuto nella finale – mi riferisco a quando tuo marito ti ha distratta facendoti rovesciare l’acqua delle vongole – abbia influito sulla riuscita finale del piatto?
Indubbiamente dovendo sostituire il sautè di vongole e cozze con la bisque di crostacei ha modificato completamente la riuscita del piatto. Probabilmente ha inciso. Però, anche se fossimo state uno pari proprio perché il mio piatto non fosse piaciuto, penso che il mio strudel meritasse per lo meno un punto. Certo è che ho dimostrato di non mollare e questo magari poteva pesare almeno un po’ nel giudizio. Un cuoco e uno chef non si deve mai perdere d’animo.
Quindi dopo non hai detto nulla a tuo marito?
Assolutamente nulla, perché è stata una pura coincidenza. Certo la mia distrazione è stata quella di non mettere in sicurezza il contenitore. L’avevo lasciato sul bordo. La colpa è stata più che altro la mia.
Immaginavo avessi chiesto la separazione.
No (ride ndr). Assolutamente no.
Quale chef temevi maggiormente?
Diciamo che di chef ce n’erano solo due. Il peso maggiore era tra Barbieri e Cracco. Bastianich è un ristoratore, quindi non possiamo definirlo chef. Comunque per erano tutti e tre temibili. Diciamo che il parere di Cracco era quello che mi pesava di più, essendo una persona molto tecnica. Mi interessava soprattutto un giudizio costruttivo, come è sempre stato con lui.
Il piatto che ti ha dato maggiori soddisfazioni?
Ce ne sono due. Diciamo che il piatto di baccalà è stata una grandissima soddisfazione, però l’ultima prova (quella finale) con il burro di arachidi mi ha fatto capire che posso uscire tranquillamente dai binari della cucina casalinga.
Quali concorrenti continui a sentire anche al di fuori del programma?
Continuo a sentirmi quotidianamente con Spyros, perché con lui è nata una grandissima amicizia, com’era anche all’interno del programma. Mi sento con Alberico, mi sento con Imma, mi sento qualche volta con Anna e poi basta. Con Spyros è nata proprio un’amicizia da cuore.
Hai già ricevuto delle proposte lavorative?
Sì, ho ricevuto delle proposte che sto valutando. Perché è giusto che faccia una valutazione per vedere quale cucina è più vicina al mio modo di essere. La grande ristorazione non fa per me, voglio trovare un posto con pochi coperti. Ma non perché non voglia faticare, ma perché mi piace la cura più attenta. E poi per gennaio c’è in programma tenere dei corsi di cucina.
Ti piacerebbe lavorare per un programma di cucina?
Tantissimo, sarebbe il mio sogno nel cassetto. Riuscire a trasmettere la passione oltre le cucine di Master Chef.
Ad esempio c’è un programma di cucina a cui ti piacerebbe partecipare? Non so, La prova del cuoco il programma di Benedetta Parodi…
Quello sarebbe un onore riuscire a partecipare a una cosa del genere. Mi piacerebbe anche tenere una rubrica, anche riuscire a fare imparare le cose più semplici fino ad arrivare a fare cose più elaborate.
Tornando a Spyros, la sua vittoria è stata meritata?
Sono poco obbiettiva. Nella finale tra lui è Luisa tifavo Spyros. So di certo che tra noi tre è quello con meno tecnica, però con la sua umiltà ha fatto capire che ha voglia di imparare. Ha avuto delle idee sicuramente geniali che lo hanno portato poi a giocarsi la finale. Forse forse ci sarei voluta essere anche io lì. Penso che avessi la capacità per giocarmela bene quel giorno.
Avete parlato con Spyros di aprire un ristorante insieme?
Sarebbe un’idea, anche perché su Facebook ce l’hanno richiesta in tantissimi. Purtroppo per ragioni logistiche ci troveremmo abbastanza in difficoltà. Lui abitando a Modena ha la sua vita, come per me sarebbe difficoltoso spostarmi. Non si sa mai, magari qualche collaborazione.
In quale arco temporale si sono svolte le registrazioni di Master Chef?
In estate, infatti eravamo sempre con le maniche corte. Un po’ prima di luglio/agosto.
Ti ha pesato non poter dire il fatto di essere arrivata terza?
No. Era giusto che chi voleva seguire il programma non doveva sapere nessun retroscena. Non mi ha pesato per nulla mantenere questo segreto. Ovvio che i miei figli e i miei famigliari già lo sapevano.
Cosa ti ha spinto a partecipare a Master Chef?
Guarda, sono partita con tantissima incoscienza. Di natura sono poco fiduciosa delle mie capacità. Mi sono sempre presentata con grandissimi piatti e con la sicurezza che potesse esserci qualcuno più bravo di me. Ad ogni prova ho imparato tantissimo, anche solo ascoltando i giudizi di ogni singolo piatto che davano i giudici. Quando ho visto che a circa metà del programma riuscivo bene, questo mi ha dato la carica per credere finalmente che potevo farcela.
Grazie Ilenia.
Grazie a te!