Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini è stato rinviato a giudizio per peculato con riferimento all’uso della carta di credito aziendale della Rai utilizzata, secondo l’accusa, in maniera spropositata. Il processo si terrà l’8 marzo prossimo davanti alla VI sezione penale del Tribunale di Roma. All’uscita dell’udienza, il giornalista ha commentato (Fonte Adnkronos):
Volevano farmi saltare dalla direzione del Tg1 quando c’era il voto di fiducia al Senato del 14 dicembre del 2010. Quello che non sopporto di questa vicenda è che vengano utilizzati strumenti del genere per raggiungere l’obiettivo. Questo mi dà l’idea della società di trogloditi in cui viviamo. Mauro Masi in questa vicenda è stato un pusillanime, uno leggero, perché per due anni l’azienda non mi ha mai contestato nulla.
Maurizio Caverzan de Il Giornale ha ipotizzato tre scenari a seguito delle dimissioni (ormai obbligate) di Minzolini:
– Abbandonare la poltrona del Tg1 (al suo posto si fanno largo Mario Calabresi e Mario Orfeo)
– Accettare un nuovo incarico tipo la sede di New York
– Presentare ricorso con articolo 700 per ottenere il reintegro come accaduto con Paolo Ruffini. Il Cda Rai sarebbe costretto a nominare un direttore ad interim del Tg1 tra Fabrizio Ferragni, Alberto Maccari
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