Piero Chiaretti nasce ad Aosta il 30 maggio del 1956, ma la sua famiglia è originaria del torinese: Piero studia al DAMS di Bologna e nel frattempo inizia la carriera da disk jokey in vari locali del capoluogo Piemontese, e come animatore turistico sulle navi da crociera durante il periodo estivo: sono questi gli anni in cui Piero matura il desiderio di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo.
Infatti poco dopo incontra Erik Colombardo, con il quale formerà una coppia comica di cabaret per alcuni anni, partecipando anche a trasmissioni televisive locali come Non siamo gazzose sulla rete privata GRP: ma la prima esperienza da mattatore singolo, Piero l’avrà nella rete privata Manila1 con il programma di prima fascia pomeridiana Il Dedicone durante il quale Piero andava in giro per Torino con una telecamera, intervistando le persone e facendo delle gag comiche.
Nel 1984 si esibisce su Rete4 con Maurizio Nichetti in Quo Vadis? Ma il successo non fu travolgente: Piero decise di tornare alla sua prima passione, la radio, ideando diversi e spassosissimi programmi radiofonici come La Mecca e Testa di Sigaro su Radio Torino. A metà degli anni ‘80 finalmente la svolta: vince un concorso indetto dalla RAI Un Volto nuovo per gli anni ’80, grazie al quale incontra Bruno Voglino che lo introduce nel mondo della tv per ragazzi. Piero conduce alcuni programmi per ragazzi come Tivù, Magic e Big, prima di approdare su Rai3 con la trasmissione Va Pensiero, nella quale riveste un ruolo del tutto particolare: seduto su di un divano in una pubblica piazza doveva infatti fermare i passanti e creare gag improvvisate. Nello stesso anno conduce anche Complimenti per la trasmissione, programma grazie al quale diventa famoso ed apprezzato tra il grande pubblico, e gli viene dato il soprannome Pierino la peste, che tutt’ora lo contraddistingue.
Nel 1990 è la volta di Prove tecniche per la trasmissione, nella quale deride la partite domenicali calcistiche di serie A, cui seguì Prove tecniche di Mondiale, durante i mondiali di calcio Italia90. Negli anni ’90 Pierino ha condotto diverse trasmissioni, sempre caratterizzate da uno spirito sarcastico ed irriverente: Il Portalettere, Good Bye Cortina, Servizi Segreti, Telegiornale Zero ed il Laureato con Enzo Jannacci e Paolo Rossi. Negli stessi anni conduce anche diverse edizioni del Concerto del Primo Maggio e L’Inviato Speciale- l’uomo giusto nel posto sbagliato, ed una trasmissione radiofonica con una Luciana Litizzetto agli esordi. Nel 1999 è la volta di una nuova sfida per Piero: la conduzione del Festival di Sanremo con Mike Bongiorno e Valeria Marini, e del Dopo Festival con Nino D’Angelo.
Nel 2000 Piero scopre il mondo cinematografico: scrive ed interpreta il film Ogni lasciato è perso, che tuttavia non viene apprezzato dal pubblico: da quel momento Piero declina ogni ulteriore intervento nel mondo del cinema. Nel 2002 Piero però torna alla ribalta: grazie all’amico Gianni Boncompagni conduce un programma innovativo e nuovo: Chiambretti c’è, ultimo programma condotto per la rete Rai. Infatti l’anno successivo passa a La7, rete nella quale conduce un programma pomeridiano, Pronto Chiambretti, e che lo consacra definitivamente nel 2005 con la trasmissione Markette tutto fa brodo, spettacolo in seconda serata. Nel 2007 conduce nuovamente il Dopo Festival di Sanremo, voluto fortemente da Pippo Baudo: l’anno successivo conduce il Festival di Sanremo con lo stesso Pippo, per poi condurre la quarta ed ultima edizione di Markette, trasmissione ritirata dal palinsesto per motivi economici. Conduce anche il Festival di Venezia, il David di Donatello e L’Italian Music Awards.
Piero Chiambretti ha anche partecipato a trasmissioni quali Il senso della vita con Paolo Bonolis, Matrix con Enrico Mentana e Corriere della sera.it con Aldo Grasso. Nel 2009 è la volta di Chiambretti Night solo per numeri uno, in onda su Italia1 in seconda serata. Oltre a ciò Piero è stato anche protagonista di numerose campagne pubblicitrie: Pagine Gialle, un rasoio maschile (pubblicità del quale è anche ideatore oltre che protagonista) ed una macchina. Una curiosità: negli anni ’80 è stato cantante della sigla italiana del cartone animato per bambini L’Ispettore Gadget.