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Eduardo De Filippo su Rai1: Massimo Ranieri si racconta

Un progetto ambizioso, e per certi versi, coraggioso, quello che si è prefissato Massimo Ranieri che, dopo aver realizzato varietà autocelebrativi come Accussì grande e Tutte donne tranne me, ha voluto rendere omaggio a Eduardo De Filippo, uno degli attori e registi teatrali che più hanno segnato la cultura italiana del Novecento.

Così, il cantautore napoletano porterà il teatro in tv, precisamente su Rai1, grazie a 4 pièce teatrali di De Filippo, un progetto che ha avuto subito il beneplacito del direttore della prima rete di Stato, Mauro Mazza:

Col mio autore, Gualtiero Pierce, ci siamo detti di essere stanchi di varietà. Questo era il mio sogno nel cassetto. Il direttore di Rai Uno Mario Mazza mi ha detto: vai avanti.

Il debutto avverrà ad ottobre con una dei lavori più conosciuti e apprezzati della drammaturgia nazionale e internazionale: Filumena Marturano. Le opere successive che Ranieri porterà in scena saranno Questi fantasmi, dove reciterà a fianco di Maurizio Casagrande e Enzo Decaro, Napoli Milionaria e Sabato, domenica e lunedì.

Dalle pagine de Il Tempo, Massimo Ranieri in prima persona, ci spiega i motivi di questa scelta controcorrente e ci racconta le sue impressioni e le sue emozioni a più di due mesi dal debutto:

Eduardo perché è uno dei più grandi autori del Novecento italiano, è importante farlo conoscere al grande pubblico, specie ai giovani. Bisogna riportare la gente seduta sul divano a seguire la parola parlata. L’ultima volta che Eduardo è andato in onda è stato 35 anni fa.

Dalle parole di Ranieri, si deduce che la scelta di interpretare De Filippo era quasi obbligata per omaggiare il rapporto viscerale del cantante con la sua città natale:

La vita è sempre più bella di un film? Sì, forse la mia sì. Anche se è iniziata in bianco e nero. Ma poi sono stato fortunato. Faccio il lavoro che sognavo da ragazzino, quando mi affacciavo dal finestrone del palazzo di Santa Lucia e vedevo le navi che andavano e venivano. Massimo e i napoletani. Sono tanti anni che vivo a Roma. Ma Napoli è la mia città e la amo con tutti i suoi pro e i suoi contro. Mi ha dato tanto, per me è linfa vitale, fonte d’ispirazione.

Non solo De Filippo nella vita di Massimo Ranieri ma anche tanti altri nomi che hanno cambiato radicalmente la sua vita personale e professionale:

La prima volta su di un palcoscenico teatrale. A 13 anni in America col grande Sergio Bruni. Ero un po’ servo di scena. Ma aprivo lo spettacolo cantando un paio di canzoni napoletane. La prima volta in televisione. A Settevoci con Pippo Baudo. La prima volta su un set cinematografico. Metello, con la regia di Bolognini. Grande emozione ma anche con la paura di non farcela. A chi deve dire grazie? A tutti i miei maestri. Oltre a Bolognini, Strehler, Patroni Griffi, Visconti, De Lullo, Scaparro.

L’appuntamento con Massimo Ranieri in tv è, quindi, a ottobre, in prima serata su Rai1, con Filumena Marturano.

2 commenti su “Eduardo De Filippo su Rai1: Massimo Ranieri si racconta”

  1. Bravo Massimo, ha fatto benissimo a riproporre agli italiani “imbambolati” dalla TV spazzatura e dai realyti il Teatro,quello con la T maiuscola.
    Facendo così si stimolano le persone a frequentare ed amare il teatro.
    I giovani sopratutto non conoscono il teatro,ma quei pochi che vi vengono avvicinati se ne innamorano.
    Complimenti siamo ansiosi di rivedere i lavori del grande Edoardo nel nuovo m illennio!
    Un modestissimo attore amatoriale, suo ammiratore.

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  2. Il fatto che Don Domenico Soriano nella commedia proposta da Massimo Ranieri abbia sposato una Filumena milanese che non dice una parola in napoletano, vale a dimostrare la universalità del personaggio creato da Eduardo che, se per la mancanza del dialetto, fa un po’ rimpiangere ai napoletani Titina De Filippo o Regina Bianchi, non lo fa per la bravura della Melato.

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