Tredicesimo appuntamento stagonale con le riflessioni di Riccardo Cresci: il giornalista, volto giovane noto al pubblico di Sky Tg 24, quest’anno apre la settimana televisiva di Cinetivu. Oggi Riccardo ci parla del successo di Daria Bignardi con Le invasioni barbariche.
Non l’ho quasi mai fatto in due anni di questa mia rubrica su Cinetivù, non pensate al peggio, per i più maliziosi… Sto parlando di commenti singoli su personaggi del mondo televisivo, non ho mai adulato o sviolinato complimenti a qualche volto in particolare. Ho dispensato pareri, ho sempre parlato come più mi sentivo, non ho mai finto e anche quest’oggi essendo in clima Natalizio, voglio essere il più schietto possibile. Questa rubrica nasce con l’intento di parlare ad un pubblico giovane e per difendere il territorio televisivo dei più piccoli, però non è detto che ogni tanto non si possa fare una piccola eccezione.
Mi stavo interrogando proprio qualche giorno fa sulla direzione intrapresa dalla nostra tv, sempre più alla ricerca di conduttrici femminili , chissà perché. Forse le donne sono più vicine ad un pubblico maschile, capace di essere ancora il detentore del telecomando in casa, oppure perché le trasmissioni di intrattenimento sono più consone in mano ad una padrona femminile. La mia domanda risuona spesso, vedo più donne al comando in tivù di quante ce ne possano essere in altri ambienti lavorativi. Non so se è vero che la televisione è donna, ci sono stati dibattiti, dialoghi accesi in merito, però è reale che alcune conduttrici televisive sanno fare veramente bene il proprio mestiere. In Italia abbiamo delle bravi conduttrici e dei buoni presentatori, certo magari girano sempre tra di loro, il mercato non è poi così vario, però non dobbiamo urlare sempre al peggio. Si può anche elogiare un programma ogni tanto.Le invasioni barbariche è una delle mie trasmissioni preferite e voi direte ‘chi se ne frega’, giusta osservazione, ma vere padrone di casa come Daria Bignardi difficilmente se ne vedono.
Una perla rara di bravura, saggezza, eleganza e maestria che si conciliano perfettamente nell’armonia della sua Invasione Barbarica, intenta sempre ad essere innovativa e mai banale, una delle regine della tv che troppo poco vuole sbandierare le doti effettive in suo possesso.
Da Tempi Moderni al Grande Fratello, Mediaset l’ha consacrata come la brava conduttrice un po’ saccentina della porta accanto, quella che sa sempre tutto al momento giusto, un po’ bacchettona se serve, ma che se sgarri rimani fulminato. Sorridente, a volte, mai fuori luogo, di un rigore quasi dimenticato nel campo televisivo, lei rimane una professionista elitaria, una giornalista con un carisma ed un’arguzia sicuramente non comune in tante altre sue colleghe. Daria piace trasversalmente e il suo programma trascina una La7 sempre più all’avanguardia dopo l’arrivo di Super Chicco Mentana alle fila del Tiggì. Le invasioni Barbariche hanno chiuso questa stagione autunnale con picchi di ascolto davvero notevoli tanto da non far rimpiangere molto la sua Era Glaciale, troppo glaciale, quasi congelata ed imbalsamata su Rai2. Un’esperienza che ha sancito un raffreddamento delle capacità “Bignardiane” oltre che del format stesso, rigirato in Rai dopo l’esperienza a La 7. Una giornalista e conduttrice paragonabile a poche, ma una donna capace di viaggiare e plasmarsi da Reality Show, Radio, Giornali e Talk Show con una sobrietà che in questa Televisione se ne vede davvero troppo poca.
I suoi toni leggeri, la bravura nell’infiocchettare polemiche, le diverse realtà, incastrando sempre durante le sue interviste l’ospite di turno, a volte quasi imbrigliato in una rete senza scampo, riuscendo a spingere i bottoni esatti, colpendo al centro la curiosità del telespettatore. Chi ascolta da casa rimane immedesimato, partecipa perché rapito dall’imprevedibilità di un discorso, dalle domande ficcanti, dall’impermeabilità Bignardiana.Un crogiuolo di espressioni e carattere che incoronano Daria Bignardi una delle migliori giornaliste e conduttrici nostrane, tanto da essersi meritata i complimenti da molti dei più grandi personaggi televisivi Italiani, non ultimo l’eterno Padre Fondatore della Tv Mike Bongiorno.
Se donna deve essere la nostra televisione, sono contento che in cima al savoir faire delle tante conduttrici del Bel Paese, possa primeggiare proprio lei. La donna glaciale che si scioglie con poco, una non finta trasgressiva, colei che riesce a trasgredire seppur in modo pacato in una tv che vive di cliché e falsi stereotipi. Daria Bignardi è caratteristica di qualità e competenza ed è importante osservare dimensioni differenti in un contemporaneo contesto sociologico televisivo non proprio brillante. Certo, non oserei mai raggiungere il livello di una Rubrica Barbarica su Vanity Fair, ma uso questo spazio per rilanciare e complimentarmi con chi può insegnare ad essere anche ‘liberi di’…
Prima di salutarvi e affidarvi a tutte le repliche televisive Natalizie che offuscheranno molte delle nostre reti, lasciatemi augurare un Buon Natale, quest’anno un po’ in sordina forse, ma possa essere questa l’occasione giusta per riavvicinarsi ai nostri affetti. Il vero motivo per cui viviamo siamo noi stessi e le persone che amiamo imprescindibilmente.
Tanti Auguri di cuore a tutti voi.
Cresci con Riccardo continua…
A mio giudizio non è all’altezza, per esempio, di Pirroso e del suo “Niente di personale”. Non la gradisco molto.