Massimo Giletti e Federica Panicucci tornano a confrontarsi per questa nuova domenica televisiva. Gli argomenti di debutto sono decisamente contrastanti, da una parte e dall’altra: se Domenica Cinque apre con l’approfondimento giornalistico, trattando di infanticidi consumati in famiglia, L’Arena di Domenica In scarta tutti gli argomenti che tirano di più al momento. Niente Ruby, niente Avetrana, niente Mike Bongiorno, su Rai1 si parla di Sanremo.
L’argomento è spinoso: perchè Elisabetta Canalis e Belen (anzi BeleM, come più volte erroneamente ripetuto da Giletti) Rodriguez non si sono presentate alla conferenza stampa ufficiale del Festival di Sanremo? Mario Luzzatto Fegiz e successivamente, Vittorio Sgarbi non si sottraggono allo scomodo dibattito, impreziosendolo con imponenti dichiarazioni:
Ma chi se ne frega!
A fine dibattito, Massimo Giletti ribadisce il concetto: in un paese in cui interessano maggiormente le vicende di un premier in turbine di sesso e politica, un talk come l’Arena dovrebbe trattare di problemi veri come la disoccupazione, la crisi economica, la criminalità . E allora perchè, si sta parlando di Sanremo?
La vicenda assume i contorni di un giallo: un filmato mostra un giornalista particolarmente stizzito lamentarsi dell’assenza delle due primedonne di Sanremo alla conferenza stampa. Gianni Morandi si difende sommariamente, interviene il direttore artistico Gianmarco Mazzi, spergiurando che la causa dell’assenza di Elisabetta e Belen è dovuta ad impegni di lavoro in quel di Saxa Rubra.
Alfonso Signorini, uno che non mette mai zizzania, conferma, però, in un successivo filmato, che Belen soggiornava nel backstage di Kalispera!, proprio il giorno della conferenza stampa. Un nuovo RVM mostra, addirittura, la diva di Sanremo intenta a truccare la mamma di Fabrizio Corona in un camerino del programma di Alfonso. Che sia stata questa l’annosa commissione da sbrigare?
Addirittura Massimo Giletti fa intendere che l’assenza di BeleM sia dovuta ad una possibile gravidanza. Mazzi, in collegamento telefonico, temporaneamente posseduto dal demone di Berlusconi, interrompe bruscamente la telefonata, lasciando Giletti, totalmente attonito.
Vittorio Sgarbi, per alleggerire un clima mai così plumbeo, dichiara di aver intenzione di rapire Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, per il suo nuovo programma che ha già un titolo, Capre e cavoli, chiaramente ispirato al suo insulto più celebre:
CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO, CAVOLO…
Una faccenda di indubbio interesse: se si fosse parlato del carlino di Marina Ripa di Meana che ha fatto la pupù sul tappeto persiano, il dibattito sarebbe stato più acceso e interessante.
Si cambia registro e si torna all’argomento “censura”: dopo le presunte pressioni giunte sul brano di Tricarico, ora è il prof. Roberto Vecchioni a salire sul banco degli imputati. La colpa è da attribuire ad alcuni versi, dedicati alla triste scomparsa dei soldati in guerra:
Perchè a 20 anni se ne sta a morire in un deserto come in un porcile…
Il rischio è che si possa urtare, in qualche modo, la sensibilità di chi è stato colpito, anche recentemente, da lutti di questo genere. Un altro verso della canzone, però, che assume colori politici, è stato messo sotto accusa, con il verso incriminato che da così:
E per tutti i ragazzi e le ragazze che difendono un libro, un libro vero, così belli a gridare nelle piazze, perchè stanno uccidendoci il pensiero…
potrebbe diventare così:
Aserejè ja de jè de jebe tu de jebere sebiunouva majabi an de bugui an de buididipi…
Vecchioni si sarebbe rifiutato di modificarlo, in compenso, però,  potrà cantare sul palco del Festival con un canovaccio bagnato nelle fauci, cantando possibilmente in lingua Farsi.
Luca e Paolo, invece, hanno dichiarato che, nei loro testi comici, non figurerà il nome di Silvio. Respiro di sollievo…
Mentre su Rai1, un’intervista rilasciata da Claudia Koll spegne definitivamente le speranze dei nostalgici che ogni mattino spolverano la loro collezione di pellicole di Tinto Brass, su Canale5, Nina Moric torna a recitare il ruolo di madre e (ex) moglie ferita e respinge tutte le accuse di Corona, impossibilitato a ricoprire il suo ruolo di padre. Con un naturalissimo colpo di scena, Fabrizio Corona interviene in diretta ma la mancanza di campo porta ad una telefonata disturbata e l’auditel è destinato a non salire.
Fabrizio Corona, però, è invitato in studio e il factotum dello spettacolo italiano (cantante, attore, scrittore, editore) non si lascia sfuggire l’invito.
A Domenica Cinque, però, è tempo anche di amarcord: in studio, si presentano Cristina D’Avena e i Bee Hive, che tornano in video, sicuramente meno appassiti dei Take That. L’epoca di Love me Licia viene riassunta in tre punti:
– Federica Panicucci che chiede a Paolo Bonolis, in collegamento telefonico, se abbia rapito il pupazzo Uan;
– alla D’Avena, viene mostrata una foto del gatto Giuliano, spelacchiato e rognoso, eloquentemente alla fine della sua nona vita;
– Max Novaresi che ci informa (e lo ringraziamo enormemente) che gli studi di Love me Licia erano adiacenti a quelli di Colpo Grosso (ecco spiegate in un colpo solo, l’educazione rigidamente cattolica di Andrea e lo squilibrio ormonale di Grinta).
Come da copione, interviene Fabrizio Corona: dopo un’inevitabile marchetta al suo nuovo libro (un romanzo noir vagamente ispirato alla sua vita) e un resoconto generale della sua esistenza, Federica Panicucci, prima di trattare della querelle con la Moric, prega l’irruento Corona di parlare con il cuore e con i sentimenti, senza adirarsi. Dopo queste premesse Peace & Love, Fabrizio Corona si ritrova, appunto, a confronto con l’avvocato di Nina Moric.
Dinanzi alle accuse del legale di utilizzare suo figlio come obiettivo per i paparazzi, Fabrizio Corona resta impassibile:
Vai a ca*are, deficiente del ca**o!!!
Con questo articolo mi avete fatto morire dalle risate. Così vanno trattati gli pseudo divi e le mezze calzette della tv e non come fanno alcune trasmissioni tv che cercano di spacciarli per grandi star. Grazie!
Grazie a te x i complimenti!